Sirmax ha ricevuto da Intesa Sanpaolo un finanziamento di 2,5 milioni di euro per lo stabilimento SER di Salsomaggiore Terme (PR) in un’ottica di sviluppo sostenibile. L’azienda SER, entrata a far parte del gruppo Sirmax nel gennaio del 2019, è specializzata nella rigenerazione delle materie plastiche derivanti da post-consumo, da cui ricava polimeri e compound di polipropilene, polietilene ad alta e bassa densità, e polistirene.
Il finanziamento prevede due obiettivi ESG (Environmental, Social, Governance):
- l’utilizzo di programmi di promozione della cultura della sostenibilità, finalizzati a coinvolgere clienti e fornitori nell’adottare pratiche virtuose in questo ambito.
- l’introduzione di programmi di formazione sulla sostenibilità sociale e ambientale interni per i lavoratori, finalizzati a promuovere buone pratiche.
“La capacità delle imprese di comprendere e governare il proprio impatto in termini ambientali, di governance e sociali, è centrale per proiettarle in un mercato sempre più competitivo anche sul tema della sostenibilità – ha sottolineato Renzo Simonato, direttore regionale Intesa Sanpaolo -. Affiancare le imprese, come Sirmax Group, che investono nella crescita sostenibile e nei criteri ESG è per noi una soddisfazione ma anche una responsabilità, che ci permette di essere parte attiva nella creazione di valore per il territorio e per la collettività.”
“Siamo orgogliosi di vedere riconosciuti tutti i nostri sforzi – ha dichiarato Massimo Pavin, presidente e amministratore delegato di Sirmax Group -. Il nostro impegno nell’applicare i dettami della sostenibilità non solamente al prodotto e al processo produttivo, in tutte le sue declinazioni e con investimenti in ricerca tecnologica, ma anche ai rapporti con clienti, fornitori e dipendenti, per un processo che porti all’adozione da parte di tutti di buone pratiche sociali e ambientali, è diventato per noi fondamentale. Anzi, alla luce di ciò che ci chiede l’Europa e il futuro dei nostri figli, perseguire la sostenibilità in tutte le sue forme è diventato per la nostra azienda un dovere etico e civile”.
Questo finanziamento segue l’operazione dello scorso anno, pari a 5 milioni di euro, per il piano di ristrutturazione edilizia e l’ampliamento produttivo dello stabilimento SER in una logica di circular economy, in particolare per il potenziamento dell’impianto di riciclo di rifiuti plastici attraverso l’acquisto di nuove linee di selezione e lavaggio e di nuovi estrusori con un aumento complessivo del 70% della capacità produttiva.
Dalla sua acquisizione ad oggi, la capacità produttiva di SER è raddoppiata, portandosi nel 2020 a 30mila tonnellate di prodotto. È in corso la pratica per l’ottenimento della nuova Autorizzazione Unica Ambientale che consentirà di aumentare da 20mila a 45mila le tonnellate da trattare di rifiuti plastici non pericolosi provenienti dalla selezione della raccolta differenziata urbana. Lo start up di questa ultima parte di impianto è prevista per l’anno in corso. Innumerevoli sono i progetti in corso con case automobilistiche e di elettrodomestici per la progettazione di componenti con contenuti parziali o totali di plastiche riciclate da post consumo.
Di economia circolare si occupa anche lo stabilimento gemello di SER, la cui costruzione è in fase di ultimazione negli Stati Uniti, ad Anderson, nell’Indiana. SER North America entrerà in produzione nei prossimi mesi e prevede una capacità di 15mila tonnellate nel 2021, che saliranno a 25mila nel 2022. I due stabilimenti, italiano e americano, raggiungeranno nel 2022 una capacità produttiva totale di 65mila tonnellate.
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