Inaugurato il Kizad Polymers Park di Abu Dhabi: esporterà polimeri e materie plastiche per un valore complessivo di 500 milioni di dollari. L’obiettivo di promuovere ed espandere il settore della trasformazione di materie plastiche negli Emirati Arabi Uniti attraverso l’offerta di opportunità ai potenziali investitori.
La Khalifa Industrial Zone di Abu Dhabi (Kizad), l’area industriale controllata da Abu Dhabi Ports che figura tra quelle in più rapida crescita nel Medio Oriente, ha inaugurato il Kizad Polymers Park come parte integrante del sistema di trasformazione dei polimeri degli Emirati Arabi Uniti.
Il Polymers Park punta a diventare un importante motore economico per gli Emirati, arrivando a produrre 300-400 mila tonnellate di prodotti plastici all’anno, creando fino a 7.000 nuovi posti di lavoro e incrementando il PIL di 2,5 miliardi di dollari entro il 2025. Il potenziale mercato di esportazione del Polymers Park è stimato attorno ai 500 milioni di dollari annui, destinati a garantire ad Abu Dhabi il ruolo di centro per lo sviluppo delle innovazioni maggiormente all’avanguardia in termini di sostenibilità e livello tecnologico per il settore, tra cui tecnologie per la lavorazione dei polimeri sofisticate e inedite come i compositi e la stampa 3D.
L’accordo quadro di collaborazione strategica siglato tra Abu Dhabi National Oil Company (Adnoc) e Kizad Polymers Park ha l’obiettivo di accelerare gli investimenti e il processo di innovazione dell’industria locale delle materie plastiche. Questa collaborazione, infatti, si propone di offrire alle aziende un accesso rapido ed economico non solo ai polimeri, ma anche opportunità di investimento nel polo di trasformazione di Ruwais, un’iniziativa che prenderà forma nel corso dei prossimi anni. La presenza, nelle immediate vicinanze, del porto di Khalifa consente inoltre al Kizad Polymers Park di svolgere attività di distribuzione, logistiche, di stoccaggio e commerciali a livello globale, e garantisce l’approvvigionamento di materie prime da parte degli altri produttori di polimeri locali e internazionali. Al contempo, il polo di trasformazione di Ruwais offrirà opportunità per la lavorazione a valle di quei materiali il cui trasporto in altri stabilimenti più lontani non risulterebbe economicamente conveniente. Gli investitori potranno, infine, contare sulla possibilità di allestire, nell’area che separa i due poli, stabilimenti di svariate tipologie, acquisendo in questo modo una competitività a lungo termine.
Queste iniziative puntano a sostenere e a promuovere l’ambizione di Abu Dhabi di diventare un centro di riferimento internazionale per la trasformazione dei polimeri. L’impegno congiunto profuso da queste due realtà vuole creare, nella capitale, un ambiente industriale sostenibile e competitivo.
I segmenti applicativi
Il Kizad Polymers Park si rivolgerà a un’ampia varietà di segmenti che impiegano i polimeri, siano essi destinati a un uso industriale (ad esempio packaging, edilizia e semilavorati), alla produzione di beni di consumo (quali prodotti per la casa, l’agricoltura e l’igiene personale), o all’uso nell’ambito delle scienze dei materiali (come nel caso di compound, materiali compositi, e stampa 3D). Un ruolo cruciale a supporto di un’economia circolare è svolto dalle aziende specializzate nel riciclo dei polimeri. Il polo ospiterà un vivace ecosistema incentrato sui polimeri, costituito da aree diversificate dedicate a materie prime, sistemi di produzione, assistenza tecnica, distribuzione e commercializzazione dei polimeri, e infrastrutture logistiche.
Le infrastrutture di livello internazionale del Kizad Polymers Park comprendono aree di svariate dimensioni, reti di servizi e unità industriali leggere e magazzini pronti all’uso, mentre l’immediata vicinanza al porto di Khalifa offre un collegamento eccellente ai mercati di tutto il mondo, tramite le principali compagnie di spedizione. Sono inoltre in fase di sviluppo diverse iniziative volte a potenziare l’interconnessione tra l’area industriale Kizad e Ruwais, allo scopo di consentire una perfetta integrazione tra i due siti.
Intanto, gli operatori stranieri possono avvalersi di una proprietà estera al 100%, grazie alla zona libera, con il vantaggio di un rimpatrio completo dei profitti, oppure sfruttare la flessibilità del polo e optare invece per una licenza nazionale.
Le aziende hanno inoltre accesso diretto alle materie prime fornite dai produttori con sede negli Emirati Arabi Uniti, quali Borouge e Adnoc, oltre che da altri importanti fabbricanti locali, e a un portafoglio completo di materie prime speciali, che eventualmente possono anche essere importate, qualora non fossero disponibili entro i confini nazionali. Adnoc è inoltre impegnata a perfezionare la propria strategia a valle, grazie alla quale il gruppo vedrà la propria capacità petrolchimica attuale triplicare nel corso del prossimo quinquennio, con l’introduzione di un’intera gamma di prodotti diversificati destinati a svariate filiere nazionali.
Un ecosistema competitivo
Il Capitano Mohamed Juma Al Shamisi, CEO di Abu Dhabi Ports, ha spiegato: “Attraverso questo accordo quadro di collaborazione strategica con Adnoc, l’area industriale Kizad favorisce l’evoluzione di Abu Dhabi in un importante centro globale per la trasformazione dei polimeri, promuovendo la diversificazione industriale all’interno degli Emirati Arabi Uniti, in linea con il programma quadro Abu Dhabi Economic Vision 2030”.
“I mercati dei polimeri si espandono rapidamente, trainati dalla massiccia domanda di questo tipo di prodotti. In Abu Dhabi Ports siamo impegnati, tramite l’area Kizad, a soddisfare le esigenze delle aziende che operano nel settore dei polimeri attraverso servizi logistici, magazzini e infrastrutture integrate di prima qualità, oltre che con iniziative di sostenibilità volte a porre fine alla produzione di rifiuti plastici”, ha aggiunto Al Shamisi.
Samir Chaturvedi, CEO dell’area industriale Kizad, ha dichiarato: “Abu Dhabi rappresenta la posizione ideale per i trasformatori di polimeri che puntano a raggiungere mercati sia nazionali che internazionali. Gli operatori presenti nel Kizad Polymers Park godranno non solo di un accesso diretto alle materie prime offerte da produttori locali, ma anche di una connessione con la domanda di polimeri mondiale, grazie ai collegamenti di trasporto di prim’ordine offerti dall’area Kizad, fra cui il Khalifa Port, porto d’alto mare e fiore all’occhiello di Abu Dhabi Ports, e gli aeroporti internazionali. Il Polymers Park fornirà energia prelevata da una varierà di fonti con tariffe tra le più basse offerte a livello nazionale, e promuoverà iniziative volte a diffondere sul mercato la pratica del riciclo dei rifiuti plastici. Siamo entusiasti di collaborare con Adnoc per creare un polo in cui i trasformatori di polimeri saranno in grado di fabbricare i loro prodotti in maniera più rapida, più economica e più sostenibile”.
Abdulaziz Alhajri, direttore di Adnoc responsabile per i servizi a valle, ha commentato: “Adnoc è orgogliosa di collaborare con Abu Dhabi Ports e con l’area industriale Kizad al consolidamento e allo sviluppo dell’industria di trasformazione degli Emirati Arabi Uniti. Insieme, lavoreremo allo scopo di garantire un perfetto allineamento con i parchi di derivazione e trasformazione di Ruwais e con altri parchi industriali dedicati a diverse sezioni della filiera dei polimeri, offrendo agli investitori una vasta gamma di opzioni e, al contempo, costruendo nuove sinergie. Tutto questo darà origine a un benaccetto ecosistema commerciale competitivo. Questa partnership dimostra ancora una volta la determinazione di Adnoc a promuovere la diversificazione dell’industria di Abu Dhabi, attraverso l’implementazione della nostra strategia a valle e dei programmi di trasformazione aziendale a essa associati”.
Le aziende già presenti
Attualmente, sono venti le aziende con sede nell’area Kizad, tra cui figurano Gulf Compound Blending, Cosmoplast, Interplast, Industrium, Songwon Polysys e Schmidt Middle East. Questi operatori già si avvalgono delle infrastrutture commerciali interconnesse offerte dall’area, quali uffici chiavi in mano, terreni industriali attrezzati, unità industriali modulari leggere, e magazzini. Le aziende che occupano il centro potranno infine usufruire di piattaforme tecnologiche intelligenti come Maqta Gateway, il portale online per aziende di Abu Dhabi Ports.
Il ruolo del riciclo
Il mercato mondiale della plastica e dei polimeri ha toccato, l’anno scorso, un valore complessivo pari a 611,9 miliardi di dollari, secondo la società di consulenza internazionale The Business Research Company, che ha rilevato, tra i trend che interessano il settore, una sempre più marcata propensione al riciclo. Di questa tendenza si faranno portavoce gli operatori del Kizad Polymers Park, impegnati a sostenere la realizzazione di un’economia circolare e lo sviluppo di soluzioni a lungo termine in cui la plastica non diventa mai un rifiuto, promuovendo la sostenibilità non più semplicemente nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa, bensì come un vero e proprio obiettivo commerciale.
La parte logistica della Kizad Free Zone
Samir Chaturvedi, CEO dell’area industriale Kizad
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