L’accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio europeo sul Regolamento su imballaggi e rifiuti di imballaggi (PPWR) ha scatenato una reazione di preoccupazione nell’industria italiana della plastica. Secondo Marco Bergaglio, presidente di Unionplast-Federazione Gomma Plastica, l’accordo manca l’obiettivo iniziale di difendere l’ambiente e presenta norme speciali per la plastica che sono ambientalmente e giuridicamente infondate.
Bergaglio ha espresso delusione per le dichiarazioni di soddisfazione successive all’accordo del 4 marzo 2024, sottolineando che queste sono “agli antipodi dall’equilibrio che l’ambiente e il diritto europeo meriterebbero”. L’industria della plastica è stupita dalle numerose regole speciali per gli imballaggi in plastica, mentre si concedono eccezioni per imballaggi realizzati con altri materiali.
La critica principale di Bergaglio riguarda la mancanza di neutralità nel trattamento degli imballaggi, sottolineando che molte delle previsioni normative si applicano solo agli imballaggi in plastica o prevedono eccezioni per altri materiali di imballaggio. Questo solleva dubbi sull’obiettivo effettivo del Regolamento sugli imballaggi nel ridurre e prevenire i rifiuti da imballaggio, poiché sembra ammettere che l’imballaggio è irrinunciabile purché non sia di plastica.
Unionplast-Federazione Gomma Plastica ha quindi invitato la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo a garantire norme eque e razionali che rispettino i principi di neutralità e proteggano sia l’ambiente che lo sviluppo sostenibile. L’obiettivo è creare una logica di politica industriale che possa coesistere con giuste regole per tutelare l’ambiente e promuovere uno sviluppo sostenibile, assicurando ai cittadini europei un diritto certo e razionale.
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