Amcor e Berry Global Group definito un accordo di fusione interamente per azioni che unirà i due colossi del settore del packaging. L’operazione prevede che gli azionisti di Berry ricevano 7,25 azioni Amcor per ogni azione Berry posseduta, portando alla formazione di una società combinata in cui gli azionisti di Amcor deterranno il 63% e quelli di Berry il 37%. La transazione, approvata all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le società, valuta le azioni ordinarie di Berry a 73,59 dollari ciascuna.
Questa fusione mira a creare un leader globale nelle soluzioni di packaging per il consumo, integrando due portafogli altamente complementari. La nuova entità offrirà una gamma ampliata di film flessibili, contenitori e chiusure, oltre a un portafoglio sanitario innovativo. Grazie a capacità di innovazione e scala senza precedenti, la società combinata punta ad accelerare la crescita, affrontare le sfide di sostenibilità e generare valore significativo per gli azionisti.
Peter Konieczny, CEO di Amcor, ha dichiarato: “Questa combinazione porta avanti la nostra strategia di crescita sostenibile. Avremo un portafoglio di prodotti più completo e innovativo, supportato da una scala globale e da un team eccezionale. Siamo entusiasti di collaborare con Berry per creare un impatto reale per i nostri clienti e i loro consumatori.”
Anche Kevin Kwilinski, CEO di Berry, ha sottolineato l’importanza strategica dell’operazione: “La fusione con Amcor rappresenta il passo successivo per valorizzare i risultati ottenuti e servire meglio i nostri clienti. Condividiamo valori comuni su sostenibilità, innovazione e vicinanza al cliente, e insieme possiamo costruire un’organizzazione ancora più forte.”
La fusione, attesa per la metà del 2025, rappresenta un punto di svolta nel settore del packaging, con un focus particolare su sostenibilità, efficienza e innovazione per affrontare le esigenze di un mercato in rapida evoluzione.
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