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Amut acquisisce Dolci Bielloni

Le due aziende vanno a costituire un gruppo di maggior peso nel settore dell'estrusione. 



 
Così Mauro Drappo, CEO del gruppo Amut, commenta l’operazione di integrazione che vede la società Dolci Bielloni operare con la nuova ragione sociale Amut Dolci Bielloni. “In questo modo due aziende storiche come Amut e Dolci Bielloni possono costruire insieme importanti sinergie e diventare così player di prima grandezza nel panorama internazionale”, aggiunge Drappo.
“Riteniamo che questa operazione rappresenti il completamento del percorso iniziato nel 2011 con l’ingresso del Fondo Italiano di Investimento nella nostra compagine sociale, proprio per permettere ad Amut di crescere per vie esterne di aggregazione e farle così assumere una dimensione più importante rispetto al passato. Un percorso proseguito poi con le operazioni Amut-Comi, nel campo della termoformatura, e Amut-Ecotech, nel settore del riciclo”.
Una nuova dimensione che sarà evidente anche durante la mostra Plast 2015 (Milano, 5-9 maggio 2015). “A Plast il gruppo Amut sarà presente con un’isola importante in termini sia di superficie occupata (800 metri quadri) sia di tecnologie esposte, al fine di presentarsi ufficialmente e in maniera forte agli operatori del mercato globale che visiteranno la fiera”, prosegue il CEO del gruppo. “In quell’occasione esporremo impianti completi, dall’estrusione di film flessibili alla stampa e dall’estrusione di manufatti rigidi alla termoformatura. Ma non solo. All’interno dello storico stabilimento Dolci Bielloni a Biassono (MB) – collegato alla fiera tramite bus navetta – sarà organizzata in contemporanea con Plast 2015 un’open-house per mostrare in funzione due impianti per la produzione di film stretch”.
Spiega Riccardo Castello, ora general manager di Amut Dolci Bielloni: “Un primo impianto, per film stretch da 7 strati con larghezza di 2000 mm, sarà caratterizzato da ben 6 estrusori per la produzione di bobine per avvolgimento automatico o manuale. Il secondo, per film stretch a 5 strati e tavola da 1500 mm, sarà invece dedicato alla produzione di jumbo roll. Si tratta di due impianti che rappresentano il top di gamma nei rispettivi settori applicativi”. 
“L’impianto per film da 2000 mm, in particolare, è assolutamente innovativo, poiché si basa su estrusori che potremmo definire “inusuali” per una linea a 7 strati”, prosegue Riccardo Castello. “Nonostante le loro piccole dimensioni, infatti, sono in grado di garantire una produzione elevata e un ottimo risparmio energetico. Inoltre, l’impianto è stato dimensionato – secondo una tecnologia consigliata da un importante produttore internazionale di polimeri – con la finalità specifica di realizzare un innovativo gruppo di raffreddamento chill roll, per film stretch “super-power”, cioè ad allungamento elevato, oltre le due volte e mezza del power stretch standard. Il trend principale del mercato odierno degli stretch è infatti quello di ridurre gli spessori, aumentando nel contempo la resistenza del film”.
Il target di Amut Dolci Bielloni è quello di costituire una consistente struttura economico-finanziaria per poter sviluppare un solido “polo italiano” alternativo ai maggiori competitor internazionali. La “newco” non si occuperà soltanto di impianti per film stretch, ma continuerà la tradizione produttiva di Bielloni nelle macchine per la stampa flessografica, nelle laminatrici, nelle accoppiatrici con e senza solvente, nelle taglierine ribobinatrici e, come Dolci Extrusion, proseguirà lo sviluppo, la fabbricazione e la vendita, oltre dei propri impianti stretch, anche degli impianti per polipropilene, per film in bolla, per extrusion coating e laminazione. Infine, con progetti che fanno già intravedere sviluppi interessanti, rilancerà quello che è stato per anni il fiore all’occhiello di Dolci: gli impianti per film agricolo.