Arte in fabbrica: IMG porta in azienda le opere di Stefano Bombardieri

GRANDE TESTA RINOCERONTE (cm 400x370x370) È l’animale che più identifica la ricerca di Stefano Bombardieri: sospeso, ingabbiato o issato da un bambino, il rinoceronte diventa per l’artista l’immagine di denuncia morale nei confronti di una società contemporanea che sta lasciando dietro di sé orrore e distruzione a causa di uno sfruttamento incontrollato e abusi di risorse naturali per scopi meramente economici in cui gli animali sono le prime vittime

Da sinistra: Marco Capitanio, presidente Piccola Industria Confindustria Brescia, Barbara Ulcelli, AD di IMG, l'artista Stefano Bombardieri

BALANCING ON THE PAST 1 (cm 216x115x123) Un bambino con le braccia spalancate intento a rimanere ben bilanciato su una base tutt’altro che stabile: un futuro che fa il possibile per non perdere l’equilibrio appoggiato a un passato precario. L’artista fa riferimento alle problematiche sociali ma soprattutto naturali, al rapporto dell’essere umano con il pianeta e a quel che stiamo lasciando ai nostri figli.

PNEU VANITÈ (cm 75x100x65) In una sua opera alcuni copertoni assemblati creano un teschio: lo skull è una delle immagini più riprodotte nel secolo scorso e, come sappiamo, ha una larga tradizione iconografica e popolare; la raffigurazione odierna trasforma il noto memento mori, simbolo di caducità delle cose terrene, in termini per lo più laici.

COLEOPTERA (n.3 pz) (cm 110x45x190) L’umanità dimostra un istintivo disgusto per gli insetti che spesso sconfina nella paura, eppure questa fama non è meritata, salvo qualche rara eccezione. È degno di nota ricordare che per alcuni popoli alcuni insetti rappresentano un simbolo positivo, come, appunto, lo scarabeo per gli egizi. Con quest’opera l’artista intende riaffermare che anche gli insetti fanno parte di un ecosistema, tessere di un mosaico vivo e meraviglioso.

IL PESO DEL TEMPO SOSPESO / SUMO (cm 130x130x130) Tra gli argomenti più intriganti indagati dall’artista vi è quello relativo al tempo. In particolar modo l’esperienza del tempo sospeso, esperienza associata al dolore, alla paura e alla percezione di una dilatazione o, per inverso, una contrazione, dello scorrimento del tempo. Nella serie di opere Il peso del tempo sospeso, espresso dalle forme di un rinoceronte, di un ippopotamo o di un lottatore di sumo innalzati da terra, Bombardieri crea una metafora del luogo dell’attesa e dell’isolamento, mettendo in scena ancora una volta una visione figurata.

STRUZZO RUBIK (cm 305x200x135) Bombardieri ha immaginato una visione surreale: uno struzzo con la testa dentro al cubo. Quello struzzo, che siamo soliti a pensare con la testa sotto la sabbia ed è metafora di chi non vuol affrontare le difficoltà e cerca di non vederle, nel cubo sembra fare l’esatto opposto, ovvero tentare di capire il meccanismo di quel rompicapo. Com’è solito fare, si muove sugli opposti, opposti che non definisce a tavolino ma per intuizione.

TESTA GORILLA / SGUARDO MONUMENTAL (cm 140x110x200) Il tema di quest’opera prosegue l’indagine sul rapporto tra uomo e animale quindi, più generalmente, tra uomo e natura. Qui l’occhio del gorilla è il fulcro attorno a cui si sviluppa l’interazione opera-fruitore: Lo sguardo dell’animale, reso incredibilmente espressivo, diventa uno specchio, un momento di riflessione in cui chi osserva si sente a sua volta osservato.