
Il 2024 è stato un anno complesso per Basf Italia, segnato da un calo dell’8,2% nelle vendite, che si sono attestate a 2,12 miliardi di euro. Nonostante il difficile contesto macroeconomico e geopolitico, l’EBITDA ha registrato un aumento di 24 milioni di euro rispetto all’anno precedente, grazie a una strategia di contenimento dei costi e focalizzazione sui mercati più promettenti.
A influenzare negativamente i risultati hanno contribuito le tensioni internazionali legate ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, l’elevato costo dell’energia e la crisi strutturale del settore automotive europeo, che ha colpito anche i produttori di veicoli elettrici.
Chimica e materiali in flessione
A soffrire maggiormente sono stati proprio due pilastri dell’offerta storica del Gruppo: Chemicals e Materials, comparti fondamentali per numerose filiere industriali, che nel 2024 hanno risentito pesantemente del calo della domanda a livello europeo. Questi segmenti, notoriamente esposti alla ciclicità del mercato e alle dinamiche dell’industria pesante e della mobilità, hanno mostrato una flessione che ha inciso in modo significativo sull’andamento complessivo del fatturato.
Gli altri segmenti
Nonostante ciò, Basf conferma l’Italia tra i suoi primi tre mercati europei per fatturato, rafforzando il presidio sul territorio. Il segmento Nutrition & Care si è distinto come il migliore tra le attività core (che rappresentano il 77,5% delle vendite), con una crescita del +6,9%, trainata da ingredienti per l’industria alimentare e cosmetica. In leggera crescita anche Industrial Solutions (+2,1%).
Tra le attività standalone (22,5% delle vendite), Agricultural Solutions ha brillato con un +7,8%, supportato dall’integrazione dell’offerta digitale di Hort@, acquisita nel 2022, e in linea con l’obiettivo di posizionarsi come leader in Italia per l’Agricoltura 4.0.
Basf continua a investire in Italia
Sul fronte degli investimenti, Basf ha destinato all’Italia 190 milioni di euro tra il 2020 e il 2024 (+35% in cinque anni), con il sito di Pontecchio Marconi come principale beneficiario. La strategia di rafforzamento proseguirà anche nel 2025, a testimonianza della centralità dell’Italia per il gruppo.
“Il calo delle vendite – ha dichiarato Lorenzo Bottinelli, AD e Vicepresidente di BASF Italia – è stato parzialmente mitigato dalla crescita in alcuni segmenti chiave. Ma è innegabile che settori strategici come Chemicals e Materials stiano attraversando una fase difficile, legata a fattori globali. Continuiamo però a investire sul territorio, convinti che sostenibilità, innovazione e resilienza industriale saranno i driver della ripresa.”
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