In previsione del processo agli ex vertici di Bio-on, che inizierà il 14 luglio presso il tribunale di Bologna, il Codacons scende in campo a sostegno dei risparmiatori che avevano investito nei titoli della società di bioplastiche. Bio-on è stata dichiarata fallita a seguito di una denuncia del fondo finanziario Quintessential e dell’inchiesta della Procura che ha chiesto il rinvio a giudizio, con l’accusa di manipolazione del mercato e false comunicazioni sociali, della dirigenza e dei funzionari delle società di certificazione dei bilanci.
Costituzione di parte civile per gli azionisti
L’associazione a tutela dei consumatori Codacons lancia un’azione risarcitoria collettiva: tutti gli azionisti di Bio-on – si legge in una nota – possono presentare la propria costituzione di parte civile nel procedimento penale per chiedere il risarcimento di tutti i danni subiti a causa della perdita di valore dei propri titoli, legata ai fatti di reato contestati.
Per chi volesse costituirsi parte civile con il Codacons – prosegue la nota – gli avvocati dell’associazione procederanno alla redazione della stessa e a rappresentarla in giudizio sino alla sentenza di primo grado. Gli avvocati del Codacons chiederanno il risarcimento dei danni per la perdita del valore del pacchetto azionario, oltre al risarcimento del danno morale di 10.000 euro. Per partecipare all’iniziativa è necessario far pervenire la richiesta entro il 2 luglio.
L’asta e il futuro di Bio-on
Intanto, non ci sono novità su possibili interessamenti all’acquisto del complesso aziendale, valutato 95 milioni di euro, dopo che l’asta convocata lo scorso 5 maggio è andata deserta. Il Siti, sindacato italiano per la tutela dell’investimento e del risparmio, ha annunciato il lancio di un progetto teso alla costituzione di una SPAC (Special Purpose Acquisition Company), denominata Phoenix, riservata in primis, ma non esclusivamente, agli azionisti di minoranza Bio-On, e finalizzata all’acquisizione in asta dell’impianto produttivo e dei relativi brevetti. L’obiettivo dell’iniziativa – spiega il Siti – è consentire loro la partecipazione al rilancio dell’attività, tramite un veicolo finanziario, del tutto nuovo e indipendente rispetto alla precedente compagine di controllo.
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