Sirmax Group presenta alla fiera Ecomondo di Rimini Biocomp, una famiglia di bioplastiche ottenute da materie prime di origine rinnovabile e fossile. Biocomp è prodotto da Microtec – azienda acquisita da Sirmax nel 2019 – in forma granulare tramite tecnologie di trasformazione delle materie plastiche già note ma adattate in base a un know-how specifico per trattare polimeri biodegradabili e compostabili. Questi granuli possono essere utilizzati per realizzare prodotti completamente biodegradabili e compostabili come richiede la Normativa EN 13432.
Biocomp trova applicazione nell’ambito dell’imballaggio flessibile e rigido: dalla GDO al settore agro-alimentare, dalla ristorazione all’imballaggio a perdere. Non solo sacchetti da asporto, quindi, ma anche imballaggi compostabili per mozzarelle e gelati e per alimenti solidi e liquidi in genere, sacchetti frigorifero, imballaggi accoppiati carta per l’industria degli insaccati, imballaggi e accessori per confezionamento di abiti e articoli di moda, produzione di piatti, bicchieri, vassoi e posaterie per il catering, sacchetti freezer e cubetti ghiaccio.
Film agricolo biodegradabile e compostabile per pacciamatura
Per il settore dell’agricoltura, sono in fase di sperimentazione sul campo i teli per la pacciamatura, a marchio Biocomp, realizzati con un materiale completamente biodegradabile e compostabile, che Sirmax Group propone in sostituzione dei tradizionali teli in polietilene. Questo prodotto, in fase di omologazione, a fine ciclo colturale può essere fresato assieme ai residui di coltivazione, contribuendo alla fertilizzazione del terreno.
“Stiamo lavorando anche su altri progetti – afferma Massimo Pavin, presidente e amministratore delegato di Sirmax Group–. Oltre alla frontiera della pacciamatura, su cui la nuova generazione di imprenditori agricoli è particolarmente sensibile, c’è anche il settore delle capsule da caffè. Il consumo di capsule si è affermato in modo importante; durante il periodo della pandemia si è registrato un notevole aumento di acquisti di macchine da caffè casalinghe. Oggi le capsule sono fatte di alluminio o di plastica tradizionale; Sirmax sta mettendo a punto una bioplastica compostabile che trasformi la capsula in fertilizzante. Un fertilizzante del tutto particolare perché arricchito di residui di caffè, ottimo concime per le piante”.
Bioplastiche e carta
Ma non è tutto. “Il gruppo può contare sulla partecipazione in una cartiera di famiglia – continua Pavin –, che vanta già importanti accordi per forniture di packaging alimentare e non. In questi mesi stiamo valutando l’ipotesi di aggiungere la carta all’interno dell’offerta di plastica tradizionale, plastica riciclata e biopolimeri. Il mondo degli accoppiati, oggi impopolari per la difficoltà di separare i materiali a fine vita, possono in realtà rappresentare, impermeabilizzando la carta con biopolimero compostabile, una soluzione ideale per prodotti come bicchieri monouso, carte da salumeria e pescheria”.
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