L’industria chimica globale si trova al centro di una trasformazione epocale per combattere il cambiamento climatico e allinearsi agli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Lo scenario Accelerated Energy Transition (AET) 1.5, analizzato nel recente rapporto di Wood Mackenzie, esplora come il settore potrebbe evolversi per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C. Secondo lo studio, la domanda di polimeri vergini potrebbe ridursi del 35% entro il 2050, trainata da innovazioni tecnologiche, regolamentazioni stringenti e nuovi comportamenti dei consumatori.
Cambiamento climatico e sostenibilità della chimica
Lo scenario AET 1.5 identifica sei strategie principali per ridurre la domanda di polimeri:
- Eliminazione dei prodotti non essenziali: divieti su plastica monouso e contenitori da asporto stanno accelerando. Oltre 27 Paesi hanno già adottato normative in tal senso.
- Riduzione degli imballaggi: regolamenti come il Packaging & Packaging Waste Regulation (PPWR) puntano a ottimizzare il design per minimizzare l’uso di materiali.
- Materiali sostenibili: l’adozione di materiali riciclabili e monostrato sta migliorando la circolarità e riducendo l’uso di plastica tradizionale.
- Riutilizzo e ricarica: soluzioni innovative, come i sistemi di ricarica domestici (es. SodaStream), stanno trasformando il consumo nei settori alimentare e tessile.
- Riciclo avanzato: meccanico e chimico, entrambi essenziali per affrontare materiali complessi come gli imballaggi flessibili.
- Materiali bio-based: feedstock derivati da biomasse potrebbero rivoluzionare il settore, nonostante l’infrastruttura sia ancora in fase di sviluppo.
Europa e Nord America in prima linea
Secondo il rapporto, regioni come Europa e Nord America guideranno la transizione. Entro il 2050, si prevede:
- Riduzione del 40% negli imballaggi monouso.
- Calo del 30% nei beni di consumo.
Nei Paesi in via di sviluppo, i progressi saranno più graduali, ma il miglioramento delle infrastrutture per il riciclo accelererà il cambiamento.
Il riciclo nella lotta al cambiamento climatico
Il riciclo sarà un pilastro della transizione, contribuendo a ridurre la domanda di polimeri vergini di 270 milioni di tonnellate entro il 2050. Investimenti strategici saranno fondamentali in:
- Infrastrutture di smistamento per migliorare la separazione dei materiali.
- Tecnologie innovative per ottimizzare il riciclo.
- Politiche di supporto per incentivare l’uso di materiali riciclati.
Sfide e opportunità per l’industria chimica
I produttori chimici devono affrontare sfide come costi di conformità più elevati, chiusura di impianti obsoleti e incertezza normativa. Tuttavia, opportunità emergono nell’adozione di tecnologie pulite, come l’etilene prodotto da bioetanolo o nafta riciclata, e nell’espansione del riciclo chimico.
Lo scenario AET 1.5 rappresenta una visione ambiziosa, ma realizzabile, per il futuro dell’industria chimica. La transizione verso un’economia circolare e a basse emissioni di carbonio offre al settore l’opportunità di evolversi e prosperare in un mondo sempre più orientato alla sostenibilità.
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