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I CEO di 21 aziende: sì al Trattato contro l’inquinamento da plastiche

Un gruppo di leader aziendali globali riuniti nella Business Coalition for a Global Plastics Treaty ha lanciato un appello ai governi di tutto il mondo, esortandoli a cogliere l’opportunità offerta dall’INC-5 di novembre a Busan (Corea del Sud) per affrontare la crisi dell’inquinamento da plastica.

Questo evento rappresenta un momento cruciale per concordare un trattato internazionale che ponga fine all’inquinamento da plastica, garantendo al contempo un futuro più sostenibile.

I membri della Business Coalition for a Global Plastics Treaty, che comprende oltre 250 aziende, istituzioni finanziarie e ONG, sottolineano l’importanza di un trattato ambizioso con regole globali vincolanti. Tale accordo permetterebbe di armonizzare il quadro normativo a livello internazionale, rafforzare la legislazione nazionale e sostenere lo sviluppo di soluzioni sostenibili, in particolare nei settori chiave come quello degli imballaggi.

Le regole globali non solo agevolerebbero il settore privato, ma apporterebbero anche benefici significativi per i governi, riducendo le spese pubbliche per la gestione dei rifiuti a lungo termine e stimolando investimenti in nuove opportunità occupazionali lungo la catena del valore.

L’urgenza di un trattato vincolante contro l’inquinamento da plastica

Secondo la Business Coalition, un approccio basato esclusivamente su misure volontarie non sarebbe sufficiente. Rischierebbe di ritardare le azioni necessarie di decenni, causando una frammentazione normativa che aumenterebbe i costi e la complessità per le aziende. Pertanto, i leader aziendali chiedono un accordo concreto all’INC-5 che includa:

  • Criteri globali per la limitazione e l’eliminazione delle sostanze chimiche pericolose e delle plastiche problematiche.
  • Linee guida per la progettazione circolare dei prodotti in plastica, con un focus sugli imballaggi.
  • Definizioni comuni per implementare efficacemente i programmi di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR).
  • Un forte mandato all’organo direttivo per migliorare l’accordo nel tempo.

L’impegno delle aziende per un’Economia circolare

I leader aziendali affermano di essere già al lavoro per trasformare i propri modelli di business e sostenere la transizione verso un’economia circolare, in cui la plastica non diventi mai un rifiuto o un agente inquinante. Tuttavia, è chiaro che gli sforzi volontari non bastano per affrontare l’inquinamento su scala globale. La volontà è quella di collaborare con i decisori politici di tutto il mondo per cogliere questa opportunità cruciale.

L’INC-5 di novembre rappresenta, dunque, un appuntamento da non mancare per dare una risposta decisiva al problema dell’inquinamento da plastica, creando un futuro più sostenibile per le generazioni a venire.