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Certificazione ISO 14067 per i film Crocco

L’azienda ottiene la certificazione (ISO 14067:2018) che permette di fornire immediatamente un valore verificato di CO2 equivalente per chilogrammo di packaging prodotto.

Dopo l’imballaggio carbon neutral (impatto zero dal punto di vista delle emissioni di CO2) e il packaging plastico con materiale da riciclo fino al 60% (raggiunte le performance richieste dall’UE per il 2030), Crocco rafforza il suo primato tecnologico nel settore del packaging e film plastico sostenibile ottenendo, prima in Italia tra i produttori di film in polietilene, l’attestazione ISO 14067:2018  Systematic Approach, relativa al modello di calcolo della Carbon Footprint di prodotto.

“Essendo da anni all’avanguardia nell’ambito del packaging sostenibile – spiega l’amministratore delegato Renato Zelcher – avevamo già calcolato e sottoposto a verifica di parte terza l’impatto climatico di alcuni nostri singoli prodotti, però ci siamo sentiti in dovere, nei confronti dei nostri clienti e delle richieste del mercato, di fare un passo oltre. Abbiamo infatti richiesto la verifica del nostro sistema di calcolo della carbon footprint applicabile all’intera gamma di prodotti”.

La norma ISO 14067 indica infatti i requisiti per quantificare la propria carbon footprint, quindi la quantità di CO2 equivalente generata per chilogrammo di prodotto, conformemente alla visione del ciclo di vita (Life Cycle Assessment).

“Ora – prosegue Zelcher – potremmo immediatamente comunicare l’impronta climatica del packaging che forniamo ai nostri clienti permettendo così a loro ed eventualmente anche ai loro clienti di venire a conoscenza di quanto sia ridotto l’impatto dei nostri film plastici. Senza contare che, aderendo al nostro programma Greenside, potranno anche compensare la parte rimanente di CO2 equivalente generata arrivando fino ad un prodotto a zero impatto climatico”.

Infatti, le proposte di eco-design che Crocco offre alle aziende del food & beverage, della farmaceutica e non solo, consentono di ridurre, fino ad azzerare, l’impatto del proprio imballaggio grazie a studi di efficientamento del packaging e l’uso di materiale da riciclo. A questo si lega poi la possibilità di compensare la parte residua con quote di carbon credits, ovvero finanziando progetti sostenibili come riforestazioni o produzione di energia da fonti rinnovabili.

“Questa certificazione, – conclude l’AD di Crocco – permette a chi utilizza il nostro packaging di avere elementi certi, verificati, trasparenti e immediatamente utilizzabili (si risparmiano mesi di costose valutazioni e studi) per il proprio bilancio di sostenibilità e il proprio marketing. Tutto questo con la certezza che il dato comunicato risulti indirettamente verificato da un ente di parte terza (nello specifico SGS Italia) in quanto quest’ultimo ha verificato il nostro metodo di calcolo. D’altra parte, la sostenibilità non può essere un mero slogan, ma qualcosa di misurabile e verificabile, questa è da sempre la nostra attitudine”.