La carenza di chip e di materiali continua a rallentare la produzione e a far aumentare i prezzi. I progetti di “reshoring” possono invertire questa tendenza?
Volevo essere sintetico e penso di esserci riuscito. Il problema della carenza in Europa di materiali e di componenti (tra cui i chip del titolo che equipaggiano ogni sistema) continua, ed è importante fare il punto di una situazione che non sembra voler cambiare e volgere al meglio. Il prezzo dei materiali polimerici resta sempre elevato e a ciò si aggiunge la difficile reperibilità di molti di essi e la crisi dei trasporti internazionali. Senza dimenticare, come corollario, l’aumento del costo dell’energia.
La prima conseguenza di queste tendenze è l’aumento dei prezzi. Al momento il fenomeno coinvolge principalmente l’industria, ma i primi segnali di una crescita dei prezzi al consumo cominciano a farsi sentire.
Fra le cause, il fatto che gran parte della produzione industriale europea e mondiale si è da tempo trasferita in Cina e negli altri paesi del Sud Est Asiatico.
Da più parti, a cominciare dagli organismi dell’Unione Europea, si sta pensando alla costruzione, o alla ricostruzione, di una catena di forniture che sia più vicina e quindi più capace di rispondere con rapidità alle necessità dell’industria del nostro continente.
Ricostruire una catena di fornitura non è affatto semplice né veloce. Si tratta di meccanismi produttivi e logistici complessi che richiedono tempo e risorse per poter essere modificati. Soprattutto non dobbiamo dimenticare le motivazioni che ci hanno spinto a trasferire la produzione in Estremo Oriente: allargare il mercato e guadagnare competitività. A ciò bisogna aggiungere che una chiara tendenza al reshoring (o al nearshoring) delle attività industriali non sembra emergere.
Nel breve non resta quindi che gestire al meglio le risorse disponibili. A questo proposito, la possibilità di utilizzare materiali riciclati può rappresentare una fonte di approvvigionamento alternativa, fatte salve naturalmente caratteristiche e prestazioni offerte. Una maggiore circolarità dell’economia può diminuire la necessità di approvvigionamenti provenienti da aree lontane. Anche in questo caso, però, il tempo non lavora a nostro favore.
a cura di Paolo Spinelli
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