Non sono ancora chiare le conseguenze per l’industria europea delle materie plastiche dell’invasione russa dell’Ucraina, se e quando avrà un impatto diretto sui flussi commerciali o sui prezzi, a parte il potenziale effetto a monte sulla catena del valore. Lo afferma un report di Icis.
Le esportazioni di poliolefine dalla Russia sono aumentate nel 2021, in particolare il polipropilene, e i player si aspettavano che continuasse nel 2022. I segnali provenienti dal mercato suggeriscono che gli acquirenti con esposizione in Russia stanno controllando le opzioni di offerta dai venditori europei. La stabilità prevista per il polietilene (PE) e il polipropilene (PP) nelle prossime settimane è in dubbio.
Il conflitto influirà sulla catena di approvvigionamento e creerà squilibri di mercato: non si sa come gli alti volumi presenti in Russia potranno uscire dal paese.
Altri temi determinanti sono la tenuta del rublo e i trasporti: i camion da e per la Russia, dovranno probabilmente prendere un percorso più lungo, non potendo attraversare l’Ucraina.
Altre conseguenze potrebbero riguardare la produzione petrolchimica dell’Europa occidentale: gli operatori si aspettano un aumento del prezzo del greggio e dei costi energetici. Infine, il rischio dell’inflazione potrebbe portare a una compromissione della domanda.
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