La Commissione Europea ha avviato una procedura d’infrazione contro l’Italia, citando la mancata conformità alla Direttiva sulla Plastica Monouso (Direttiva SUP 2019/904). La decisione sottolinea l’impegno della Commissione nell’applicare gli standard ambientali dell’UE e garantire la trasparenza del mercato.
Procedura d’infrazione avviata
In una lettera di messa in mora, la Commissione ha evidenziato il fallimento dell’Italia nel trasporre completamente e correttamente le disposizioni chiave della Direttiva sulla Plastica Monouso nella legislazione nazionale. Questa direttiva è fondamentale per la Strategia sulla Plastica dell’UE e il Piano d’Azione per l’Economia Circolare, mirati a mitigare gli impatti ambientali e sanitari di specifici prodotti in plastica promuovendo al contempo un’economia circolare.
Principali mancanze di trasposizione della Direttiva SUP
L’inadeguata trasposizione da parte dell’Italia compromette l’efficacia e l’applicazione della Direttiva SUP. Il controllo della Commissione ha rivelato diverse aree in cui la legislazione italiana non rispetta i requisiti dell’UE, potenzialmente minando gli obiettivi della direttiva.
Prossimi passi
L’Italia ha ora due mesi di tempo per rispondere alla lettera di messa in mora e affrontare le questioni sollevate dalla Commissione. La mancata risposta soddisfacente potrebbe portare la Commissione a emettere un parere motivato, intensificando la procedura d’infrazione.
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