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Ecopolietilene: oltre 90 mila tonnellate di rifiuti di polietilene gestiti

Il Consorzio Ecopolietilene, parte del Sistema Ecolight, festeggia i primi quattro anni di attività segnati da una crescita costante e dal consolidamento del suo ruolo di riferimento per la gestione dei rifiuti di beni in polietilene. Dal riconoscimento come sistema autonomo nel 2020 da parte del Ministero dell’Ambiente, Ecopolietilene ha raggiunto traguardi significativi, contribuendo attivamente alla promozione dell’economia circolare.

Crescita delle aziende consorziate e dei volumi gestiti

Dal 2021, il numero di aziende consorziate è aumentato del 73%, puntando a superare quota 200 entro il 2024. Parallelamente, i beni in polietilene immessi sul mercato hanno raggiunto 265.700 tonnellate, con una crescita equilibrata tra rigidi (47%) e flessibili (53%). La raccolta complessiva, pari a 90.500 tonnellate, ha segnato un incremento del 13,2% rispetto all’anno precedente, confermando la capacità del Consorzio di superare gli obblighi normativi, con un tasso di raccolta pari al 48% dell’immesso sul mercato negli ultimi tre anni.

Beni in polietilene: dalla campagna alle città

I beni gestiti da Ecopolietilene spaziano da teli agricoli e reti edili ai tubi e contenitori domestici e industriali. Questa varietà riflette l’impegno del Consorzio nel coprire settori chiave, dall’agricoltura all’edilizia, dallo sport alla pesca, promuovendo il recupero e il riciclo su scala nazionale. In particolare, il Sud Italia si distingue per la raccolta di beni flessibili grazie alla predominanza di teli per serre e pacciamatura.

Innovazione e futuro sostenibile

Ecopolietilene si distingue per l’implementazione di progetti pilota che mirano a migliorare l’efficienza della filiera circolare. Tra le iniziative:

  • Sviluppo di nuovi oggetti plastici da materie prime seconde ottenute dal riciclo.
  • Monitoraggio della raccolta urbana per incentivare una gestione più efficace dei rifiuti.

Il direttore generale Giancarlo Dezio (nella foto) ha sottolineato l’importanza di una normativa più puntuale e lungimirante, oltre al ruolo strategico dei produttori nel ciclo di vita dei beni in polietilene. “Siamo impegnati nel migliorare la gestione e la valorizzazione dei beni in polietilene, rafforzando il sistema e promuovendo pratiche sostenibili – ha dichiarato Dezio –. Il nostro obiettivo è creare un modello di riferimento per l’economia circolare delle plastiche”.

Con il traguardo dei primi quattro anni, Ecopolietilene si proietta verso un futuro in cui l’economia circolare diventa sempre più centrale. Grazie alla partecipazione crescente delle aziende consorziate e a un impegno costante per innovazione e sostenibilità, il Consorzio punta a consolidare il proprio ruolo come leader nella gestione responsabile dei rifiuti in polietilene.