Importazioni e crollo dei prezzi mettono a rischio gli obiettivi ambientali
Il mercato europeo del riciclo delle materie plastiche sta attraversando una crisi senza precedenti nel corso del 2023, con una drastica diminuzione dei prezzi dei materiali riciclati fino al 50%. La situazione è ulteriormente aggravata dall’incremento significativo delle importazioni di materiali a basso costo da paesi al di fuori dell’Unione Europea. Senza azioni immediate per affrontare questa emergenza, l’Europa rischia di non raggiungere gli obiettivi legalmente vincolanti in materia di riciclo e contenuto riciclato.
Ton Emans, presidente dell’associazione dei riciclatori di materiali plastici (PRE), ha dichiarato: “Il futuro dell’industria del riciclo è a rischio e sono necessarie azioni immediate sotto forma di misure di controllo per evitare la chiusura degli impianti di riciclo in tutta Europa. La cessazione delle attività di riciclaggio avrebbe effetti a catena sui posti di lavoro, sull’economia generale in Europa e sull’ambiente.”
Mercato europeo delle plastiche riciclate: il caso del PET
La crisi del mercato interessa tutti i polimeri riciclati, ma è particolarmente evidente nell’industria del PET. Le importazioni di PET nell’UE sono aumentate del 20% dal secondo trimestre del 2022 al secondo trimestre del 2023, a causa di condizioni di mercato non equilibrate. Ciò ha portato a una diminuzione stimata del 10% nella disponibilità di PET riciclato (rPET) nello stesso periodo.
Con l’avvicinarsi degli obiettivi fissati dalla Direttiva sulle plastiche monouso (SUP), che mira ad aumentare l’uso di contenuto riciclato nelle bottiglie per bevande in PET, la pressione è alta. Tuttavia, anziché sostenere la domanda con rPET prodotto localmente, le importazioni da paesi extraeuropei hanno creato una situazione non trasparente.
Il ruolo delle istituzioni europee
La legislazione europea si è dimostrata uno strumento efficace per promuovere il riciclo e il contenuto riciclato nelle materie plastiche. Tuttavia, l’attuazione e l’applicazione di queste misure sono fondamentali. Senza azioni correttive, l’Europa corre il rischio di importazioni non tracciabili di materie plastiche che mettono a repentaglio gli obiettivi di riciclo. L’introduzione di un sistema di certificazione indipendente di terze parti è vista come una possibile soluzione, in grado di garantire la tracciabilità delle plastiche riciclate, in particolare per i materiali a contatto con gli alimenti, e promuovere una maggiore trasparenza sull’origine di tali materiali.
La crisi attuale richiede un’immediata azione coordinata da parte delle autorità europee, dell’industria del riciclo e dei legislatori per affrontare i problemi del mercato del riciclo della plastica e garantire che l’Europa possa continuare il suo cammino verso un futuro più sostenibile.
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