Energia alle stelle: il Regolamento imballaggi mette a rischio il settore del riciclo

La pubblicazione del Regolamento Imballaggi (PPWR) nella Gazzetta Ufficiale Europea segna una svolta attesa da anni: finalmente vengono introdotte norme per garantire la riciclabilità degli imballaggi e l’utilizzo di materiali riciclati, pilastri fondamentali della transizione verso un’economia circolare. Tuttavia, il comparto del riciclo delle materie plastiche si trova già in difficoltà a causa dei costi energetici in crescita, che minacciano di vanificare i progressi normativi.

“Le nostre aziende hanno atteso a lungo l’arrivo di obblighi specifici per la progettazione di imballaggi riciclabili e per l’uso di contenuto minimo di riciclato”, afferma Walter Regis, presidente di Assorimap, l’associazione dei riciclatori di materie plastiche aderente a Confimi Industria. “Queste misure rappresentano una speranza concreta per affrontare i problemi di approvvigionamento delle materie prime”, aggiunge.

Il regolamento, che entrerà in vigore tra venti giorni, pone obiettivi ambiziosi, ma con scadenze a lungo termine: i produttori avranno tempo fino al 2040 per adeguarsi completamente alle nuove norme. Nonostante la prospettiva di un mercato più sostenibile, il settore si scontra con una realtà economica instabile.

Le aziende di riciclo delle materie plastiche, già provate dal biennio 2022-2023 in cui molte hanno dovuto fermare le produzioni per i costi energetici insostenibili, vedono ora profilarsi un nuovo ostacolo. “I prezzi dell’energia sono previsti in aumento nei prossimi mesi, e questo rischia di compromettere i benefici del PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation)”, sottolinea Regis.

Il nodo cruciale è il costo dell’energia, che colpisce un settore già energivoro e vulnerabile. Senza interventi mirati per mitigare l’impatto economico, il rischio è che le nuove norme, invece di rilanciare il comparto, ne rallentino ulteriormente la ripresa.

La sfida è quindi duplice: da un lato, garantire che il Regolamento Imballaggi possa rappresentare un vero cambio di passo per la sostenibilità; dall’altro, sostenere le imprese del riciclo in un momento cruciale. Serve un dialogo costruttivo tra istituzioni e operatori per evitare che i costi energetici spengano le speranze di un’economia più circolare.