Electronic Systems ha ricevuto un finanziamento di 5 milioni di euro da Intesa Sanpaolo per l’implementazione di un sistema per il riciclo della gomma. Questa tecnologia brevettata dall’azienda di Momo (NO), nota come costruttrice di misuratori di spessore di film plastici, permette di ottenere gomma con un elevato grado di purezza, in grado di essere reintrodotta immediatamente in produzione.
Il processo, messo a punto nel 2019, integrare lavorazioni il recupero e il riciclo della gomma da pneumatici a fine vita, la devulcanizzazione della gomma ricavata e il diretto reinserimento in produzione. Questa attività rientra nel progetto Rew-tyres nel programma di ricerca finanziata Horizon 2020 della Commissione europea.
Florinda Martena, presidente di Electronic Systems, ha spiegato: “Siamo un’azienda nata in provincia di Novara e da qui stiamo portando una soluzione innovativa in tutto il mondo, grazie anche alle competenze sviluppate nel tempo con i nostri sistemi di misurazione della gomma, che coprono la maggior parte del settore, Cina compresa. Vogliamo dare un contributo fondamentale alla transizione green e pensiamo che nel post pandemia si siano aperte nuove opportunità, che anche Intesa Sanpaolo ha colto e sta sostenendo. È il momento giusto per investire ulteriormente in prodotti che possano far crescere l’economia circolare e del riciclo”.
Teresio Testa, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione delle aziende un plafond di 6 miliardi di euro per i progetti di circular economy e finanziamenti a tassi che decrescono in base al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale e di amministrazione dell’impresa (ESG – Environment, Social, Governance). Poter finanziare un’eccellenza come la Electronic Systems, una pmi del territorio all’avanguardia in tutto il mondo, è per noi motivo d’orgoglio. Vogliamo accompagnarla nella crescita internazionale a 360 gradi, non solo dal punto di vista finanziario, ma anche attraverso l’assistenza che la nostra rete estera può mettere in campo”.
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