Il PET riciclato è sicuro per la produzione di flaconi per medicinali. Lo affermano i dati presentati da Bormioli Pharma, produttrice di contenitori in plastica e vetro per uso farmaceutico. Le analisi delle sostanze estraibili condotte su flaconi in PET riciclato mostrano valori 150 volte inferiori all’indice di rischio, oltre a una diminuzione del -37,2% in termini di impatto ambientale rispetto all’equivalente in PET vergine.
La ricerca è stata condotta dal laboratorio specializzato Lab Analysis e commentata con un report a cura dell’Istituto Tecnopolo Mario Veronesi di Mirandola (Modena), parte della Fondazione Democenter-Sipe. Infatti, le soluzioni di imballaggio in PET riciclato hanno registrato valori – in termini di presenza di sostanze estraibili – 150 volte inferiori all’indice di rischio anche considerando le peggiori condizioni applicabili.
L’analisi è stata condotta utilizzando strumenti come la spettrometria di massa e solventi di diverso tipo, nonché ricorrendo alle condizioni di estrazione più severe, e ha preso in considerazione diversi formati di flaconi in R-PET, che sono stati testati per individuare la presenza di estraibili, superando i requisiti della USP e della Farmacopea Europea.
Roberto Valenti, Head of Materials Development di Bormioli Pharma, ha commentato: “Le analisi scientifiche che abbiamo condotto dimostrano senza dubbio gli assoluti livelli di sicurezza raggiunti dalle soluzioni di imballaggio in plastica sostenibile per l’industria farmaceutica. Dopo i segnali incoraggianti che ci sono arrivati dal mercato negli ultimi due anni, questo risultato senza precedenti potrebbe consolidare l’adozione sempre più massiccia di queste soluzioni da parte dell’industria farmaceutica, supportandone il percorso vero la transizione ecologica”.
Bormioli Pharma ha inoltre condotto un’analisi LCA (Life Cycle Assessment) sull’impatto ambientale degli imballaggi in plastica riciclata e convenzionali, dimostrando che le prime consentono una riduzione del 37,2% rispetto alle seconde, grazie a un minore impatto in termini di produzione e lavorazione delle materie prime.
Inoltre, l’azienda ha recentemente annunciato il lancio di EcoPositive, una nuova gamma che raccoglie tutte le soluzioni di packaging sostenibile prodotte dall’azienda, tra cui vetro e plastica riciclati, bioplastiche – anche compostabili – e prodotti realizzati con polimeri avanzati, come i contenitori in PET parzialmente prodotti dal recupero delle emissioni di CO2.
Nel 2021, Bormioli Pharma ha impiegato il 32% di materie prime sostenibili per la sua produzione, raddoppiando il valore del 2020 e avvicinandosi sempre di più all’obiettivo di utilizzare il 50% di materie prime sostenibili entro il 2025.
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