La Fondazione Ellen MacArthur ha pubblicato uno studio che sottolinea l’importanza del riutilizzo nel settore degli imballaggi in plastica. L’obiettivo è promuovere l’uso di confezioni riutilizzabili che, se implementate su larga scala con l’approccio giusto, potrebbero competere in termini economici con le confezioni monouso per determinati prodotti.
Lo studio, intitolato “Sbloccare una rivoluzione del riutilizzo”, mette in luce i vantaggi ambientali derivanti dall’adozione di imballaggi in plastica riutilizzabile per bevande, alimenti freschi e confezionati, prodotti per la cura personale. La ricerca è stata sviluppata con il contributo di oltre 60 organizzazioni, tra cui la Banca Europea degli Investimenti, governi nazionali, esperti del riutilizzo e importanti marchi e rivenditori come Danone, Nestlé, PepsiCo, The Coca-Cola Company e Unilever.
Secondo i risultati pubblicati nel documento “Global Commitment Five Years In” della Fondazione, senza un significativo passaggio al riutilizzo, l’uso di plastica vergine nel settore degli imballaggi non diminuirà al di sotto dei livelli attuali prima del 2050. La scala del riutilizzo è identificata come una delle principali sfide da superare per invertire la tendenza al problema dei rifiuti di plastica e all’inquinamento.
Il recente studio della Fondazione evidenzia che, nel caso più ambizioso, le confezioni di plastica riutilizzabili potrebbero ridurre le emissioni di gas serra e l’uso dell’acqua del 35% al 70% rispetto alle plastiche monouso.
Sander Defruyt, responsabile delle iniziative sulla plastica presso la Fondazione Ellen MacArthur, afferma: “È giunto il momento di una rivoluzione del riutilizzo. Abbracciare questa idea ci offre l’opportunità di affrontare l’inquinamento da plastica, alleviare la pressione sulle risorse naturali e compiere progressi verso l’obiettivo di zero emissioni nette. Lo scalare il riutilizzo sarà una transizione importante e non avverrà da un giorno all’altro.”
Il documento sottolinea l’importanza di un approccio collaborativo tra imprese, legislatori e istituti finanziari per avviare la rivoluzione del riutilizzo e affrontare la crisi della plastica.
Lo studio, sviluppato in collaborazione con Systemiq ed Eunomia, si concentra sulle confezioni riutilizzabili, che vengono pulite e riempite prima di essere rimesse in vendita una volta restituite dai clienti.
Per promuovere il cambiamento, la Fondazione chiede ai leader dei settori privato, pubblico e finanziario di adottare un approccio innovativo per ampliare la rivoluzione del riutilizzo attraverso infrastrutture condivise, standardizzazione degli imballaggi e collaborazione per raggiungere alti tassi di restituzione.
Ambroise Fayolle, vicepresidente della Banca Europea degli Investimenti, commenta: “Questo prezioso studio propone una guida per passare dal riciclo al riutilizzo in un’economia globale. Il passaggio ai sistemi di riutilizzo può aumentare la circularità su vasta scala, creando al contempo nuove opzioni commerciali e benefici sociali.”
Jolanda de Rooij, Senior Sustainability Manager Circular Economy presso Unilever, aggiunge: “Siamo lieti di collaborare con la Fondazione Ellen MacArthur e altri partner del settore per esplorare gli impatti economici, ambientali ed esperienziali dei modelli di riutilizzo rispetto a quelli monouso. Far funzionare questi modelli economicamente su larga scala richiederà tempo e una significativa collaborazione tra rivenditori, produttori, legislatori e società civile. Gli sforzi frammentati non saranno sufficienti per guidare il necessario cambiamento dei sistemi.”
La Fondazione sottolinea il ruolo cruciale delle politiche nel promuovere lo sviluppo del riutilizzo e vede nell’evoluzione continua della Regolamentazione europea sull’imballaggio e i rifiuti di imballaggio (PPWR), e nei negoziati UNEP per un Trattato globale per porre fine all’inquinamento da plastica, importanti opportunità per introdurre politiche ambiziose sul riutilizzo, compresi obiettivi di riutilizzo settoriali con limiti temporali e le condizioni necessarie per favorire la crescita del riutilizzo.
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