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Force Majeure in Europa: tanti i casi nel settore dei polimeri nel Q3 2024

Nel terzo trimestre del 2024, il settore dei polimeri in Europa ha continuato a fare i conti con numerosi casi di dichiarazioni di force majeure (FM), mettendo in evidenza le persistenti sfide nella catena di fornitura delle materie prime. Secondo l’ultima analisi pubblicata dalla Polymers for Europe Alliance, da gennaio a settembre sono stati notificati ben 39 nuovi casi di FM, di cui 35 risolti entro la fine di settembre. Tuttavia, 11 dichiarazioni risultano ancora attive, segno di un sistema produttivo che fatica a stabilizzarsi.

Trend di lungo termine e impatto sui produttori

Il numero di dichiarazioni di FM per polimero e produttore evidenzia differenze geografiche e settoriali. Dal 2021 al 2024, le interruzioni si sono particolarmente concentrate in alcune nazioni europee, con un incremento visibile nei periodi critici. Questa instabilità ha effetti a catena: i trasformatori di plastica, OEM e brand owner affrontano difficoltà operative, mentre i costi delle materie prime continuano a risentire della volatilità.

Prospettive future

L’instabilità nella produzione di polimeri evidenziata nel Q3 2024 sottolinea la necessità di strategie più robuste per mitigare i rischi legati alle force majeure. Con l’evoluzione delle normative europee e un rinnovato impegno verso l’economia circolare, il settore potrebbe trovarsi di fronte a opportunità per ridurre la dipendenza dalle materie prime vergini e adottare materiali riciclati su scala più ampia.

L’analisi del terzo trimestre rappresenta un richiamo per l’intera filiera: la resilienza e la capacità di adattamento saranno essenziali per affrontare le sfide dei prossimi anni.

Cos’è una Force Majeure?

Il concetto di force majeure, come interpretato dalla Corte di Giustizia Europea, riguarda eventi imprevisti e fuori dal controllo del produttore che impediscono l’adempimento delle obbligazioni contrattuali. Tra le cause principali si annoverano problemi tecnici, incendi, mancanze di materie prime e disastri naturali, come uragani o problemi stagionali. Nel 2024, motivazioni come guasti tecnici, interruzioni elettriche e manutenzioni non pianificate hanno giocato un ruolo determinante.