Francesco Buzzella è il nuovo presidente di Federchimica. Lo ha eletto l’assemblea dell’associazione, riunitasi oggi al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano. Buzzella resterà alla presidenza della Federazione nazionale dell’Industria chimica per il quadriennio 2023 – 2027. Succede a Paolo Lamberti.
Il neo presidente non nasconde la preoccupazione per l’andamento del settore: “Nel 2023 l’industria chimica in Italia subirà un calo della produzione stimato in un -9%: è un pessimo segnale per tutto il sistema economico, sociale e ambientale”.
“La chimica – ha proseguito Buzzella – è presente nel 95% di tutti i manufatti di uso comune e contribuisce ad alimentare la competitività del Made in Italy e di tutta l’industria. La nostra capacità di innovazione e le nostre ottime performance ambientali di processo e di prodotto ci rendono, di fatto, un veicolo di tecnologia e sostenibilità per tutti i settori a valle. Siamo però il settore più impattato dal Green Deal in termini normativi; rischiamo di perdere vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti extra-europei per adeguarci a un impianto regolatorio concepito, temo, con tempi e modalità che lo renderanno inattuabile o, peggio, nocivo per lo sviluppo nostro e delle future generazioni.
“Gli obiettivi ambientali UE – ha concluso – sono certamente virtuosi, ma non potranno avere incidenza significativa sull’inquinamento globale, non potendo certo compensare la crescita delle emissioni dei Paesi in via di sviluppo”.
All’assemblea di Federchimica hanno preso parte: Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica; Carlo Bonomi, presidente Confindustria; Ferruccio de Bortoli, giornalista e scrittore; Marco Fortis, economista, vicepresidente Fondazione Edison.
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