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Global Plastics Alliance, iniziative per combattere il marine litter

La Global Plastics Alliance (GPA) ha pubblicato il suo 5° Report  annunciando che circa 395 iniziative finalizzate alla prevenzione del marine litter sono state pianificate, sono in corso o sono state completate nei primi mesi del 2020. La GPA, di cui fanno parte le associazioni dell’industria della plastica di tutto il mondo, ha affermato che dal 2011 – quando l’Alliance è stata costituita – ad oggi i progetti  sono quadruplicati.

Sono diversi tra loro e vanno dalla pulizia delle spiagge ad un miglioramento delle capacità di gestione dei rifiuti, dalla ricerca a livello mondiale alle campagne di sensibilizzazione e informazione.

“Abbiamo intrapreso questo importante progetto quasi dieci anni fa e abbiamo lavorato per accrescerne portata e diffusione in ogni parte del mondo”, ha dichiarato Keith Christman, Managing Director Plastic Markets, dell’American Chemistry Council.  “Le iniziative per combattere il marine litter sono quadruplicate e continua a crescere il numero degli stakeholder coinvolti”.

Il tutto è iniziato quando alcune associazioni del settore in occasione della 5a Conferenza internazionale sul Marine Debris (5IMDC) hanno annunciato “The Declaration of the Global Plastics Associations for Solutions on Marine Litter”, nota anche come “Global Declaration”.

L’ultimo rapporto riflette il lavoro svolto dalle 80 associazioni di materie plastiche che hanno firmato la Global Declaration in 43 Paesi.

“A livello globale, i produttori di materie plastiche continuano a collaborare con partner pubblici e privati per attuare azioni significative ad affrontare il problema dell’inquinamento da plastica negli oceani”, ha affermato Callum Chen, segretario generale dell’Asia Plastics Forum (APF). “In APF stiamo coinvolgendo anche proprietari di marchi, produttori e trasformatori di resine dei nostri rispettivi Stati membri per affrontare insieme il problema del marine litter di rilevanza globale. Incoraggiamo la condivisione delle best practice tra i vari Stati così che l’intera regione possa crescere e migliorare le infrastrutture per la gestione dei rifiuti in risposta a questa sfida”.

“La soluzione del marine litter  richiede una collaborazione a livello mondiale e azioni coraggiose”, ha affermato Virginia Janssens, Managing Director  di PlasticsEurope. “Per risolvere questo problema e sviluppare soluzioni innovative e sostenibili abbiamo bisogno di una forte partnership  tra la plastic value chain  e tutti gli stakeholder a livello locale, nazionale o mondiale”.

Le sei aree di interesse della Global Declaration sono: informazione, ricerca, politiche pubbliche, condivisione delle best practice, riciclo / recupero delle materie plastiche e contenimento dei pellet  di plastica.

Inoltre, l’industria mondiale delle materie plastiche continua a muoversi  verso  sistemi più circolari in cui le risorse vengono utilizzate, riutilizzate e riciclate quanto più possibile. Un consorzio di circa 40 aziende leader di mercato a livello mondiale ha costituito l’Alliance to End Plastic Waste. Rappresentata da aziende multi brand, produttori e trasformatori di materie plastiche e società specializzate nella gestione dei rifiuti, l’Alleanza ha l’obiettivo di investire 1,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni per contribuire ad eliminare i rifiuti di plastica nell’ambiente.

Molte delle loro attività saranno finalizzate allo sviluppo delle infrastrutture per la gestione dei rifiuti, raccolta e riutilizzo della plastica in quelle aree del mondo in cui la maggior parte dei rifiuti finisce nell’oceano. L’Alleanza sta lavorando in tutto il mondo per promuovere la realizzazione di infrastrutture, l’informazione e il coinvolgimento, l’innovazione e le operazioni di smaltimento.