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L’UE presenta il Green Deal Industrial Plan per rilanciare l’industria

In tutto il mondo c’è un’industria da ricostruire e da rilanciare. I primi ad essersene accorti sono gli americani. Il presidente Joe Biden ha infatti presentato l’Inflation Reduction Act, un programma da 433 miliardi di dollari, che ha l’obiettivo di supportare le aziende che producono negli Stati Uniti.

La risposta dell’Europa non si è fatta attendere. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen, intervenendo al World Economic Forum di Davos a gennaio, ha lanciato il Green Deal Industrial Plan che vuole fare del Vecchio Continente la terrà d’elezione dell’economia verde, con il raggiungimento di risultati positivi in termini di diminuzione delle emissioni climalteranti, riduzione dell’impatto ambientale e salvaguardia dei posti di lavoro. Il piano è articolato in alcune direttrici principali, definite da appositi documenti: Net-Zero Industry Act (processi produttivi che riducono l’impatto ambientale), Critical Raw Material Act (estrazione delle terre rare), Chips Act (produzione di semiconduttori in Europa).

Come finanziare il Green Deal Industrial Plan? Gli strumenti saranno due. Il primo consisterà in un allentamento delle regole che vietano il finanziamento delle imprese da parte degli stati membri, che potranno così maggiormente intervenire a sostegno delle aziende. Il divieto è uno dei pilastri dell’Unione e ha il fine di salvaguardare e promuovere la concorrenza tra le aziende, evitando che questa possa essere alterata da interventi politici. Non è difficile vedere i rischi connessi con questo cambiamento. Gli stati con maggiore capacità di finanziamento (leggi: Germania) possono alternare sensibilmente i rapporti di competitività tra le imprese europee, favorendo quelle maggiormente supportate dallo stato. Un intervento sbagliato potrebbe compromettere l’esistenza stessa dell’UE.

Il secondo strumento è l’istituzione di un fondo sovrano europeo, lo European Sovereignty Fund, ancora tutto da definire e costruire.

Un piano di questa portata come il Green Deal Industrial Plan necessita di lunghe riflessioni e trattative fra gli organismi europei e i singoli paesi e il tempo stringe: la maggiore celerità degli Usa potrebbe portare verso di loro i maggiori investimenti, lasciando a secco l’Europa. Occorre quindi agire, con celerità ed equilibrio.

a cura di Paolo Spinelli