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Green Deal: troppe regole per le PMI europee?

L’Unione Europea  è impegnata in un’importante trasformazione economica e ambientale attraverso il Green Deal, un pacchetto di misure strategiche volto a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Tuttavia, l’implementazione di queste politiche presenta sfide significative, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI) e per settori come quello della plastica, che operano trasversalmente in diverse industrie.

Il Green Deal e il pacchetto “Pronti per il 55%”

Il Green Deal, annunciato nel dicembre 2019, è l’iniziativa principale dell’UE per combattere i cambiamenti climatici e promuovere la sostenibilità. Questo piano mira a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra del 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990, e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il “Pronti per il 55%” è un pacchetto legislativo che traduce in norme giuridicamente vincolanti le ambizioni del Green Deal, rivedendo la legislazione su clima, energia e trasporti.

Nel 2023, il Consiglio dell’UE ha adottato formalmente cinque atti legislativi del pacchetto “Pronti per il 55%”. Questi includono la revisione del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (EU ETS), un nuovo meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) e un Fondo sociale per il clima. Il sistema di scambio di quote di emissione interessa circa 10.000 imprese ad alta intensità energetica e il settore della produzione di energia e trasporto aereo. La nuova normativa introduce anche un sistema separato per edifici e trasporti stradali, coinvolgendo ulteriormente le PMI.

Il CBAM mira a evitare che le riduzioni delle emissioni nell’UE siano vanificate da un aumento delle emissioni in altri paesi, regolando le importazioni di prodotti ad alta intensità di carbonio. Inoltre, la direttiva sull’efficienza energetica, adottata nel 2023, impone una riduzione del consumo di energia finale dell’11,7% entro il 2030, coinvolgendo settori come edilizia, industria e trasporti.

Strategia industriale per l’Europa

La strategia industriale dell’UE, parte integrante del Green Deal, mira a rendere le industrie europee più competitive e autonome. Nel 2024, il Consiglio ha adottato il regolamento sulle materie prime critiche, essenziali per tecnologie come il digitale e le energie rinnovabili. Un altro regolamento importante riguarda l’industria a zero emissioni nette, che facilita gli investimenti in tecnologie verdi e semplifica le procedure di autorizzazione per progetti strategici.

Piano d’azione per l’Economia Circolare

Il piano d’azione per l’economia circolare, presentato nel 2020, è fondamentale per dissociare la crescita economica dall’uso delle risorse. Comprende oltre 30 punti d’azione, tra cui il regolamento per la progettazione ecocompatibile dei prodotti e la direttiva sul diritto alla riparazione. Questi regolamenti promuovono la sostenibilità in tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti.

Iniziative su catene di valore specifiche

Le iniziative del piano per l’economia circolare riguardano catene di valore specifiche come elettronica, imballaggi, plastica, tessili e costruzioni. La revisione del quadro normativo sui rifiuti urbani e imballaggi coinvolge direttamente le industrie della plastica, con norme rigorose sulla gestione e il riciclo dei rifiuti.

Collaborazione tra aziende e istituzioni

Le politiche industriali e ambientali dell’UE sono complesse e ambiziose, con potenziali benefici per le aziende virtuose e l’economia circolare. Tuttavia, le PMI affrontano sfide significative per adeguarsi alle nuove normative. È essenziale che le istituzioni e le associazioni di categoria collaborino per garantire che le imprese abbiano il tempo e le risorse necessarie per adattarsi.

Un’eccessiva regolamentazione può infatti ostacolare le PMI, rendendo necessario un equilibrio tra sostenibilità e competitività. Se supportata correttamente, l’industria della plastica può contribuire positivamente al Green Deal e all’economia circolare, favorendo una gestione responsabile delle risorse e dei rifiuti.