Gruppo Hera rivela i suoi programmi per il riciclo delle materie plastiche, dal PET all’LDPE, dalle plastiche rigide alla fibra di carbonio. L’obiettivo del piano industriale al 2025 presentato ieri è aumentare il volume di plastica riciclata del 125% nel 2025 rispetto al 2017.
Sul versante delle plastiche flessibili PET e LDPE, verrà aumentata la capacità produttiva degli impianti Aliplast, società del Gruppo Hera che svolgerà un ruolo centrale nella promozione dell’economia circolare.
In collaborazione con NextChem, società del Gruppo Maire Tecnimont, Gruppo Hera entrerà anche nel segmento delle plastiche rigide, con la realizzazione a Modena di uno stabilimento per la produzione di polimeri riciclati di alta qualità, destinati soprattutto ai settori dell’IT e dell’elettronica di consumo.
Infine è in programma la realizzazione di un nuovo impianto per il riciclo della fibra di carbonio, che potrà essere riutilizzata per nuovi prodotti, in particolare per il settore automobilistico.
Tomaso Tommasi di Vignano, presidente esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato: “Il Piano industriale al 2025 del Gruppo Hera traccia nuovi obiettivi di sviluppo per la nostra azienda, in termini sia economici sia di sostenibilità. Per raggiungerli abbiamo stanziato importanti investimenti, per continuare a realizzare progetti all’avanguardia nei territori in cui siamo storicamente presenti e ampliare il nostro perimetro, cogliendo le migliori opportunità di competizione nei settori ancora molto frammentati in cui operiamo. In un contesto economico sempre più complesso, vogliamo accompagnare concretamente la ripresa e la transizione sostenibile in Italia, con una serie articolata di interventi in linea con i bandi del PNRR“.
Stefano Venier, amministratore delegato del Gruppo Hera, ha commentato: “Le strategie del Piano industriale al 2025 del Gruppo Hera confermano, consolidandoli, gli orientamenti già assunti, a riprova dell’efficacia delle linee adottate dalla multiutility, e in perfetta coerenza con le policy europee e gli obiettivi dell’Agenda Onu per uno sviluppo sostenibile. I migliori flussi di cassa attesi permetteranno di autofinanziare tutto il piano degli investimenti e le politiche di remunerazione ai nostri azionisti”.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere