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Il Consiglio di Stato dà ragione a Coripet

Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi presentati da Corepla e Conai per l’annullamento del decreto di autorizzazione di Coripet, riconosciuto il 24 aprile 2018 da parte del Ministero dell’Ambiente. Già il TAR del Lazio aveva respinto tali richieste.

Questa sentenza si pone nella scia di una lunga querelle giudiziaria che vede Coripet affermare la sua volontà di agire in autonomia nel settore del recupero delle bottiglie di PET (la parte di maggior valore tra gli scarti plastici) e Corepla sottolineare invece il suo ruolo di servizio pubblico, all’interno del sistema dei consorzi Conai, nella gestione dei rifiuti da imballaggio delle diverse tipologie su tutto il territorio nazionale.

Tra i punti di scontro, l’accesso alle infrastrutture di raccolta e selezione dei rifiuti plastici e l’installazione nei comuni e nei punti vendita della grande distribuzione degli eco-compattatori per la raccolta delle bottiglie in PET.

La decisione del Consiglio di Stato è un altro punto a favore di Coripet dopo la multa inflitta a Corepla nello scorso novembre.

“Questa importante sentenza – dichiara Corrado Dentispresidente di Coripet – non solo ribadisce la bontà del nostro percorso e dell’operato del Ministero, ma altresì ha una valenza importante per l’Italia stessa, perché allinea il nostro Paese ai sistemi più virtuosi presenti in altri Stati UE. Dopo il TAR, anche il Consiglio di Stato afferma definitivamente e nel merito il nostro riconoscimento, rimarcando indicazioni inequivocabili per quanto concerne i futuri rapporti di collaborazione tra i sistemi di EPR, tra i gestori, i comuni e gli impianti di selezione. Il provvedimento è una spinta importante per il raggiungimento degli obiettivi che Coripet si pone, primo tra tutti quello di realizzare il ciclo “da bottiglia a nuova bottiglia”, ed arrivare a intercettare e recuperare il 90% delle bottiglie di plastica PET immesse sul mercato dalle aziende produttrici consorziate.”