La situazione internazionale delle materie prime plastiche che sta portando ad aumenti incredibili dei prezzi, in una continua rincorsa di record a causa di una enorme scarsità di offerta, sta mettendo a dura prova la capacità di approvvigionamento delle imprese.
Uno dei motivi determinanti riguardano le linee di credito aziendali, che erano calibrate su un trend finanziario dove le materie prime avevano dei prezzi più contenuti e, che ora, non danno la disponibilità alle aziende di finanziare i propri acquisti di materie prime secondo i nuovi prezzi di mercato.
Inoltre, alcuni istituti finanziari stanno lavorando in controtendenza, con l’obiettivo di ridurre le disponibilità liquide per le aziende nel breve termine per la paura delle conseguenze sulle oscillazioni così violente dei prezzi delle materie prime.
Questa tesi è supportata dall’idea che il livello così alto dei prezzi possa deprimere la redditività aziendale e incidere negativamente sui bilanci, considerando che in questo momento i clienti hanno due alternative: fermare la produzione per mancanza di materia prima o produrre realizzando una perdita sui contratti già acquisiti.
Ma la domanda che circola insistentemente tra gli operatori del settore è quando si tornerà ad una situazione normale.
Una risposta abbastanza condivisa vede il ritorno ad una situazione più tranquilla sui mercati nel momento in cui gli Stati Uniti dovessero riprendere la produzione di materia prima in modo regolare. Una regolarità che è mancata a causa della pandemia, delle tempeste invernali che hanno paralizzato una parte del paese e a causa della crisi della logistica via mare.
La tempistica per il ritorno alla normalità rimane tuttavia incerta in attesa che si verifichino alcuni elementi essenziali:
- Il miglioramento della situazione Covid negli Stati Uniti che, a seguito della campagna vaccinale massiccia, permetterà un ritorno al lavoro in modo completo.
- La stagione delle tempeste dovrà definitivamente passare.
- Il ritorno di un’equa distribuzione dei containers vuoti in tutto il mondo così da permettere nuovamente la ripresa delle rotte commerciali.
a cura di Marco Arezio
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