Inizia in modo brillante il 2021 del Gruppo Piovan. Nei primi tre mesi dell’anno i ricavi e gli altri proventi sono cresciuti del 23,9% rispetto allo stesso periodo del 2020, per un ammontare di 64,8 milioni contro 52,3.
Significativo il contributo dei Sistemi per l’Area Plastic i cui ricavi sono cresciuti dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, nonostante un apporto minore da parte di Penta S.r.l., che nel trimestre si è dedicata principalmente al settore Food; l’apporto per effetto dell’acquisizione di Doteco è stata di 3,9 milioni in valore assoluto.
A parità di perimetro, escludendo quindi i ricavi realizzati da Doteco, consolidati a partire da ottobre 2020, il totale dei ricavi e degli altri proventi al 31 marzo 2021 ammonta a 60,2 milioni, in aumento del 15,01% rispetto al pari periodo del 2020.
Con riferimento ai soli ricavi, nei primi tre mesi del 2021 il Gruppo Piovan ha realizzato un ammontare pari a 64,1 milioni, in crescita del 25,0% rispetto a 51,3 milioni nei primi tre mesi del 2020.
I ricavi, calcolati a cambi costanti (cioè al cambio medio dei primi tre mesi del 2020), sarebbero maggiori per un importo pari a € 1,8 milioni, determinando un valore di ricavi pari a 65,9 milioni e confermando una crescita del 28,5% rispetto al primo trimestre del 2020. I ricavi risultano infatti influenzati principalmente da un effetto negativo legato all’andamento del dollaro e del real brasiliano.
Le aree geografiche
Crescono del 56,1% i ricavi EMEA (pari al 70,3% dei ricavi totali) principalmente a fronte dell’area Food e dell’acquisizione di Doteco.
Ottima la crescita del Sud America, che sarebbe stata di oltre il 70% rispetto al pari periodo precedente, se calcolata a cambi costanti, e principalmente legata ad una forte crescita dell’area Food.
L’andamento dei mercati asiatici, in calo del 22,3% rispetto al pari periodo precedente, risente di un temporaneo rallentamento del sud est asiatico nel finalizzare alcune importanti commesse.
Il mercato nordamericano è in flessione del 23,3% rispetto a marzo 2020 principalmente a fronte dello slittamento al secondo trimestre di alcune commesse negli Stati Uniti e di un mercato messicano ancora debole.
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