Ha preso oggi il via a Busan (Corea del Sud) la quinta sessione di negoziati (INC-5) per definire un trattato globalmente vincolante contro l’inquinamento da plastica. Un momento cruciale, che arriva 1.000 giorni dopo la storica risoluzione dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEA) che ha avviato questo percorso.
Inquinamento da plastica: un’urgenza ambientale e sociale
Nonostante i progressi nelle trattative, Inger Andersen, direttrice esecutiva dell’UNEP, ha sottolineato che l’inquinamento da plastica si muove su una scala temporale diversa: alcuni materiali impiegano fino a 1.000 anni per degradarsi, frammentandosi in particelle che inquinano ecosistemi, danneggiano la salute umana e aggravano la crisi climatica.
La crescita incontrollata della produzione di plastica – ha proseguito Andersen – sta emettendo sempre più gas serra, spingendo il pianeta verso il disastro climatico. Inoltre, questo inquinamento mina la resilienza degli ecosistemi, ostacola l’adattamento al cambiamento climatico e colpisce direttamente le comunità locali.
Pressione globale per un accordo
Andersen ha evidenziato come la pressione pubblica e politica sia arrivata a un punto di svolta. Leader del G20, imprese, società civile, comunità indigene e scienziati chiedono regole globali chiare per affrontare il problema. “Abbiamo ricevuto lettere da migliaia di bambini, come Myles Kariuki in Kenya, che ha scritto: ‘I pesci mangiano plastica e le reti sono piene di rifiuti. I nostri genitori non possono più sostenere la nostra istruzione. Aiutateci.’”
I nodi centrali del negoziato sull’inquinamento da plastica
Tre sono le questioni cruciali ancora da risolvere:
- Prodotti e sostanze chimiche in plastica: identificare le sostanze dannose e i prodotti monouso da eliminare, e avviare un processo per regolamentare quelli futuri.
- Produzione e consumo sostenibili: basarsi sul ciclo di vita della plastica, ispirandosi all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 12.
- Meccanismi finanziari: istituire un fondo multilaterale per supportare i paesi nell’implementazione del trattato.
Un appello per un trattato ambizioso
Andersen ha esortato i delegati a prendere decisioni coraggiose, creando un punto di partenza ambizioso per porre fine all’inquinamento da plastica. “Il mondo vuole e ha bisogno di un cambiamento. Questo è il momento della verità, per i bambini come Myles e per tutti noi. Concludete un trattato che sia il primo passo verso migliaia di anni liberi dall’inquinamento da plastica.”
L’INC-5 rappresenta una delle ultime occasioni per stabilire un quadro globale efficace, con l’obiettivo di finalizzare il trattato entro la fine del 2024.
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