A partire dal 2020 le stoviglie monouso in plastica non saranno più utilizzabili. E' tuttavia probabile che la legge venga rivista dal Senato.
Alle 5 del mattino un’aula parlamentare semideserta vota la messa al bando delle stoviglie monouso in plastica a partire dal 2020. Questa decisione è stata presa a sorpresa dall’Assemblée Nationale francese dopo un dibattito che sembrava, al contrario, portare alla caduta di ogni emendamento contro questi prodotti.
“Sul tema delle stoviglie monouso in plastica molto ci sarebbe da dire e riflettere”, sostiene Marco Omboni, presidente di Pro.mo – Gruppo Produttori di Stoviglie Monouso in Plastica. “Utili, poco costose e sicure sotto l’aspetto igienico, le stoviglie monouso in plastica vengono attaccate per il loro impatto ambientale: dimenticando che tale impatto è alto o basso in funzione della disponibilità di strumenti di raccolta e riciclo (possibili ma non ancora abbastanza diffusi), e del livello di educazione di chi dopo l’uso li ripone dove si deve invece di disperderli nell’ambiente. Dimenticando che questi prodotti sono riciclabili e che il loro riciclo genera materia “prima” nuovamente lavorabile, rendendoli una risorsa. Dimenticando infine che anche i prodotti e i materiali alternativi al monouso in plastica, quando non impiegati nel giusto contesto, possono dare problemi, anche di natura ambientale”.
Naturalmente le associazioni di categoria francesi dei produttori di imballaggi in plastica e dei produttori di materie prime plastiche, fra cui Plastic Europe France, promettono battaglia in Parlamento dove il testo di legge tornerà in seconda lettura dopo il Senato, in quanto si ritiene che siano numerosi i parlamentari contrari a una norma decisa alle 5 del mattino in un emiciclo pressoché deserto.
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