Il costruttore di linee di estrusione film presenterà alla fiera di Milano un'impianto POD (PolyOlefin Dedicated) a 5 strati.
Meno di tre mesi ci separano dall’apertura del Plast e, sull’onda di un 2014 più che positivo, Macchi è pronta a essere ancora una volta uno dei centri focali dell’esposizione milanese.
L’anno che si è appena chiuso ha infatti consegnato agli annali Macchi una crescita tumultuosa delle vendite, guidata dal successo mondiale della filosofia 5 strati POD (PolyOlefin Dedicated): quasi il 40% gli impianti consegnati a livello mondiale hanno riguardato questa tipologia di linee di estrusione che, per flessibilità, elevata capacità produttiva e rapido ritorno dell’investimento si sono rivelate essere le rappresentanti di una tecnologia innovativa e destinata a caratterizzare l’industria dell’estrusione di film in bolla per i prossimi anni.
Infatti, la possibilità di utilizzare una linea ben concepita per produrre ad elevati livelli quantitativi film migliori, più sottili, trasparenti, brillanti e più rigidi grazie alla flessibilità di utilizzo dei cinque estrusori, ne ha causato il successo soprattutto presso l’industria estremamente dinamica come quella del fardellaggio termoretraibile, che vanta un volume di mercato superiore al milione di tonnellate. Inoltre, come ovvia estensione dell’area applicativa di questi nuovi film a cinque strati senza effetto barriera – e quindi realizzati con materiali universalmente conosciuti- sta sempre più trovando applicazioni nel settore dell’imballaggio flessibile, dove le necessità tecnologiche sono molto simili e la ricerca di margini di contribuzione è all’ordine del giorno.
E’ normale quindi, che Macchi abbia deciso di rimarcare il livello tecnologico raggiunto da questi impianti anche in occasione del prossimo Plast, presentando una linea POD 5 strati che rappresenta l’evoluzione verso applicazioni nel campo dell’imballaggio flessibile e nella produzione di film speciali – quali i protettivi ad alta adesività – che stanno conoscendo una decisa crescita di mercato.
Ovviamente la barra della tecnologia si innalza ulteriormente, e vede entrare in gioco particolari versioni dei gruppi di stiro, equipaggiati con particolari soluzioni tra le quali, per esempio, l’utilizzo di rulli porosi, costruiti con tecnologie di sinterizzazione e particolari gommature e release coatings necessarie per il trattamento di film che già in estrusione presentano elevati valori di tack.
Ma Maggio sarà anche il mese in cui si aprirà Expo 2015, focalizzato sul tema “Nutrire il Pianeta”.
Da qui al 2050, la popolazione mondiale si arricchirà di 2.1 miliardi di persone, che dovranno essere nutrite, e in questo panorama le materie plastiche ricopriranno un ruolo di primo piano, dagli utilizzi in agricoltura sino agli imballaggi.
E proprio su questo tema si inserisce il nuovo impegno strategico di Macchi: con l’arrivo di un quarto centro di lavoro, che permetterà di produrre teste di estrusione fino a 2600 mm di diametro estendendo così l’attuale gamma di teste IBC per uso agricolo a 3/5 strati, oggi limitata a 1500 mm. Inoltre, è stata deliberata l’estensione sino a quasi 6.000 mq del secondo stabilimento Macchi, in modo da rafforzare la propria presenza nel settore del film per usi agricoli con la stessa determinazione e ricerca costante della qualità che l’hanno reso uno dei leaders indiscussi del mercato dei film per imballaggio.
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