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Macchi nega voci di acquisizione

L’amministratore delegato Anthony Capriolo smentisce ogni trattativa.

E’ raro che una società privata sente il bisogno di negare pubblicamente voci di acquisizione. Tuttavia, il produttore di impianti per film soffiato Macchi deve intervenire per fermare le voci di corridoio.
Finora queste voci o percezioni sbagliate non sono stati supportati da nessuna decisione di cambiare il corso stabilito da Anthony Michael Caprioli. L’amministratore delegato della società e genero del fondatore Luigi Macchi che dal 2012 conduce le operazioni quotidiane dell’azienda, afferma che, anche se capisce che un mercato ancora stagnante nel contesto dell’attuale situazione internazionale crea un ambiente iper-competitivo, non può continuare a tollerare il perdurare di tali voci. Nel corso degli ultimi anni sono avvenute fusioni e acquisizioni nel mercato delle macchine di estrusione di film, coinvolgendo aziende tedesche, nordamericane e italiane. In ogni caso, ribadisce l’azienda, qualsiasi azione simile non è all'orizzonte. Macchi ha avuto negli anni 2013, 2014 e 2015 una crescita a due cifre; l’attuale registro degli ordini confermati è buono e ben inserito nel calendario 2017.