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Macchine per materie plastiche: crescita record per l’industria italiana

L’industria italiana delle macchine per materie plastiche e gomma ha avuto un altro anno di crescita, segnando un più 2,8% nel 2023 e raggiungendo un valore record di 4,8 miliardi di euro. Questi risultati sono stati presentati ieri durante l’assemblea di Amaplast, l’associazione composta da circa 170 costruttori del settore presieduta da Massimo Margaglione.

Export: fattore strategico per le macchine per materie plastiche italiane

Questo risultato è stato trainato principalmente dalle esportazioni, che hanno registrato un aumento significativo rispetto all’anno precedente, consolidando l’Italia come terzo esportatore mondiale nel settore, dopo Cina e Germania.

Le vendite all’estero delle macchine per materie plastiche italiane sono cresciute in diverse regioni chiave, inclusi l’Unione Europea (+9%), il Nord America (+18%), l’Asia (+8%), e il Sud America (+23%). Tuttavia, la concorrenza della Cina continua a esercitare pressione sul mercato globale, spingendo l’Italia a concentrarsi sull’innovazione e sull’efficienza energetica per mantenere la competitività.

Il confronto con Germania e Cina ha evidenziato una performance italiana in linea con i due principali concorrenti, con un aumento medio delle esportazioni del 3,5% nel decennio precedente. Tuttavia, la pressione commerciale cinese è in costante aumento, spingendo l’industria italiana a sviluppare soluzioni sempre più innovative.

Rallentamento degli ordini, ottimismo per il 2024

Nonostante i successi, il settore ha affrontato una fase di rallentamento verso la fine del 2023 e all’inizio del 2024, con segnali contrastanti per il mercato interno ed estero. Le previsioni per i prossimi mesi rimangono prudenti, considerando le incertezze legate alla domanda interna e agli sviluppi normativi.

Il presidente Margaglione ha espresso ottimismo riguardo alla capacità dell’industria italiana di affrontare le sfide future, sottolineando la sua fantasia, intraprendenza e resilienza nel campo imprenditoriale. In un periodo di assestamento e transizione, l’industria si prepara a continuare a mettere in campo virtuosismi eccezionali per mantenere la sua posizione di leadership globale.