Si chiude con un +5% rispetto al 2021 il consuntivo 2022 dei costruttori italiani di macchine per materie plastiche e gomma. Il fatturato ha raggiunto i 4,67 miliardi, seconda performance migliore di sempre. Sono questi i dati più rilevanti del documento presentato dal Centro Studi Mecs sul settore industriale rappresentato da Amaplast. Il bilancio della sola associazione è ancora migliore: +9%.
Alla base di questo risultato c’è soprattutto l’export, superiore ai 3 miliardi. Più statico il mercato interno: +0,8% con un fatturato pari a 2,54 miliardi.
Export macchine per materie plastiche: le aree geografiche
L’export dei costruttori italiani di macchine per materie plastiche e gomma rappresenta una quota del 70% sulla produzione. Questi i risultati delle principali macro-aree di destinazione:
- Europa (comunitaria ed extra UE): +8%
- Americhe: +12%, grazie soprattutto al quadrante meridionale (+33% nel suo complesso, con picchi soprattutto per il Brasile ma anche, pur con valori assoluti più bassi, per Colombia, Cile e Perù). In ambito USMCA, rallentano leggermente gli Stati Uniti (-3%) ma segna un nuovo forte rimbalzo il Messico (+35%)
- Asia: +9%. Nell’Estremo Oriente (+9% in media) spicca il +24% delle vendite in India men-tre arretra la Cina (-7%); in Medio Oriente (+11% nel complesso) fanno da traino Arabia Saudita (+36%) ed Emirati Arabi Uniti (+58%).
- Dall’Africa giungono segnali contraddittori e contrari rispetto a quanto registrato nel corso del 2021: l’export in Nordafrica cala del 24% in media e quello verso i mercati sub-sahariani aumenta nella stessa misura.
Export macchine per materie plastiche: i segmenti merceologici
Quanto alla merceologia dell’export di settore, tra le macchine per la trasformazione primaria si osserva:
- una forte crescita degli estrusori (+23%) e degli impianti per mono-multifilamenti (+58%),
- piatto invece l’andamento delle macchine per stampaggio a iniezione e decisamente negativo quello delle macchine per soffiaggio (-19%) e delle termoformatrici (-22%).
Il primo trimestre e le previsioni 2023 per le macchine per materie plastiche
Quanto al primo trimestre 2023, l’indagine ha restituito le seguenti attese:
- +7% gli ordini (rispetto allo stesso periodo 2022). Le prospettive sono positive, con intensità sostanzialmente simile, per quanto riguarda il mercato italiano e quelli esteri
- +6% il fatturato, un dato ancora ampiamente positivo ma leggermente meno brillante di quella indicata nei trimestri precedenti. Le vendite all’export, nuovamente, dovrebbero dare maggiori soddisfazioni.
Le prospettive per il 2023 restano incerte, visto il contesto economico e politico ancora in cerca di assestamento. È parzialmente migliorata la situazione relativa ai costi energetici e alla disponibilità di materie prime e componentistica, ma continuano a susseguirsi criticità – come la recente crisi degli istituti finanziari – che rendono difficile ogni tentativo di fare previsioni.
Il confronto con le aziende tedesche di macchine per materie plastiche
I competitor tedeschi hanno registrato a consuntivo 2022 un calo di tredici punti degli ordini (particolarmente debole il mercato interno) e, al contrario un +10% per le vendite (bene soprattutto quelle all’estero).
In questo inizio di 2023, si accentua la forbice tra gli ordini (-40%, con un crollo di quelli domestici) e le vendite (+21% ma in questo caso però la performance migliore è registrata in casa).
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere