Gli ingegneri chimici del MIT – Massachusetts Institute of Technology hanno sviluppato un’alternativa ecologica alle microperle utilizzate nei prodotti di salute e bellezza, offrendo una soluzione promettente per combattere l’inquinamento da microplastiche.
Le microplastiche, presenti ovunque sul pianeta, derivano dalla degradazione di pneumatici, vestiti e imballaggi, oltre che dalle minuscole perline contenute in detergenti e cosmetici. Per affrontare questo problema, i ricercatori del MIT hanno progettato un materiale biodegradabile capace di sostituire le microperle di plastica. Questi polimeri innovativi si decompongono in zuccheri e aminoacidi innocui, riducendo il rischio di inquinamento.
Il team ha dimostrato che queste particelle possono anche incapsulare nutrienti essenziali come vitamine e minerali. Questa tecnologia potrebbe contribuire a migliorare la nutrizione di circa 2 miliardi di persone nel mondo che soffrono di carenze nutrizionali. I test hanno rivelato che i nutrienti incapsulati resistono al calore e all’umidità, preservandone l’efficacia per lunghi periodi.
I ricercatori hanno incorporato il nuovo materiale in detergenti, scoprendo che è più efficace delle tradizionali microperle di polietilene nella rimozione di trucco resistente e nella cattura di elementi tossici come i metalli pesanti. Inoltre, le particelle stanno per essere testate per ulteriori applicazioni grazie al supporto di aziende come Estée Lauder.
Questo progresso rappresenta una soluzione innovativa per ridurre l’impatto delle microplastiche, dimostrando come la ricerca possa offrire materiali più sostenibili senza sacrificare la funzionalità.
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