Nate per la prototipazione e per gli stampi, oggi le tecnologie di manifattura additiva, con i loro materiali e i servizi accessori, vengono scelte sempre più spesso come soluzione di produzione di pezzi per uso finale. Lux Research ha deciso di guardare all’andamento di questo mercato, con interessanti risultati.
La stampa 3D ha il potenziale per entrare di diritto tra le principali tecnologie di produzione, poiché il suo utilizzo non si limita più a prototipi, stampi, attrezzi e prodotti a edizione limitata. Il mercato globale della stampa 3D varrà 51 miliardi di dollari americani (dollari) nel 2030, trainati principalmente dalla crescita nella produzione di componenti. Questo è quanto emerge da uno studio di Lux Research, fornitore di ricerche tecnologiche e consulente in servizi di innovazione. Il report “Will 3D printing replace conventional manufacturing?”, pubblicato nell’aprile di quest’anno, fornisce un quadro d’insieme e una previsione sul ruolo che la stampa 3D potrà avere nel futuro della manifattura e analizza l’evoluzione futura in termini di strategie e modelli di business.
I vantaggi della stampa 3D
I vantaggi della stampa 3D includono la produzione su misura, ovvero la customizzazione, l’individualizzazione e la personalizzazione, la possibilità di produrre facilmente geometrie complesse, il consolidamento dei prodotti e in alcuni casi la riduzione dei costi.
Il mercato della stampa 3D
Il valore delle parti stampate in 3D crescerà nel corso del decennio con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 15%, passando dai 12 miliardi di dollari del 2020 ai 51 nel 2030. La percentuale maggiore di crescita si registrerà nelle parti per uso finale, che oggi coprono il 23% del mercato e nel 2030 saranno al 38%. Le industrie medicale e dentarie copriranno la quota maggiore di pezzi finiti, per un valore di 4,5 miliardi di dollari nel 2030, seguite dall’industria aerospaziale con 3,9 miliardi.
Mentre la stampa 3D per la manifattura si evolve ulteriormente e si consolida, le strategie cambieranno. L’integrazione verticale, ovvero l’integrazione all’interno della propria attività di un maggior numero di passaggi intermedi necessari all’ottenimento del prodotto finito, è a un punto critico già oggi. L’integrazione orizzontale, invece, che favorisce la convergenza di produzione fisica e digitale come sistema completamente integrato e inserito in tutte le fasi di produzione, potrà fornire maggiori profitti in futuro. A causa, tuttavia, della relativa immaturità della stampa 3D come tecnologia di produzione vera e propria, è necessario implementare ecosistemi di risorse fisiche e virtuali per rendere la tecnologia realmente competitiva.
Previsioni di mercato della stampa 3D
Lux Research nel calcolo delle dimensioni e delle previsioni del mercato della stampa 3D si è concentrata sulla stima e sulla proiezione del valore totale delle parti stampate in 3D su una base di costo, così ripartita:
- Costo dei materiali. Stima del costo dei materiali utilizzati nella stampa 3D annualmente, sulla base dei prezzi di mercato per questi materiali. Lux Research ha incluso, oltre alle vendite dei materiali, il valore dei materiali utilizzati internamente dalle aziende che li hanno formulati. Ne consegue che le stime possono essere più alte di quelle stimate da altri.
- Costo delle stampanti. Stima dei costi del capitale deprezzati delle stampanti utilizzate per la produzione delle parti ogni anno (non quindi il valore di tutte le stampanti vendute in un dato anno). Questo metodo fornisce dei dati confrontabili per calcolare il valore totale del mercato della stampa 3D, anziché semplicemente aggiungere le vendite delle stampanti ai materiali e ai servizi (il costo operativo variabile nella produzione dei pezzi). Data la rapidità con cui cresce il numero di stampanti 3D installate, questo dato è tendenzialmente più basso delle vendite annuali di stampanti.
- Costo dei servizi. Stima di tutti gli altri costi di servizio necessari per la stampa 3D di un pezzo, dalla progettazione alla manodopera, dal software alla post-produzione.
I dati raccolti da Lux Research provengono da report industriali, pubblicazioni aziendali e interviste realizzate dalla società di consulenza alle industrie del settore. I modelli utilizzati sono stati calibrati su dati storici e sviluppano le proiezioni future secondo le curve di crescita logistica e i modelli sul tasso di crescita a seconda del segmento di mercato.
Stampa 3D: nel 2030 numeri da capogiro
Dei 51 miliardi di dollari che il mercato della stampa 3D varrà nel 2030, i materiali ne copriranno circa un terzo. I materiali più costosi come i metalli e i polimeri di maggior costo e i compositi diverranno più comuni anche quando i prezzi dei materiali di base caleranno. I materiali passeranno dai 4 miliardi di dollari odierni a 16 miliardi di dollari nel 2030. I costi delle stampanti cresceranno a un ritmo simile a quello del mercato totale, poiché il parco macchine installato crescerà, passando da 1,6 miliardi di dollari del 2020 a 6,5 nel 2030. È da notare che la vendita annuale delle stampanti 3D è maggiore, anche se non cresce alla velocità con cui crescono i costi delle stampanti.
La parte del leone in tutta la crescita del mercato della stampa 3D sarà l’uso di questa tecnologia per la manifattura, ovvero per la produzione di pezzi in una varietà di industrie. I componenti per uso finale passeranno dall’attuale valore di 2,8 miliardi di dollari a 19 nel 2030, arrivando a coprire il 38% del mercato della stampa 3D in quello specifico anno.
Prototipazione e stampi & attrezzi sono sempre state le applicazioni principali della produzione additiva e continueranno comunque sempre a crescere, rispettivamente al 9% e al 15% CAGR (tasso di crescita annuale composto). Oggi la prototipazione vale 4,4 miliardi di dollari e varrà 9,9 nel 2030, mentre stampi e attrezzi passeranno dai 5,2 miliardi del 2020 ai 21 nel 2030, appena sopra al valore della produzione di pezzi finali.
a cura di Valeria Mazzucato
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