Per affrontare il problema delle microplastiche presenti nei mari il Gruppo Grimaldi ha messo a punto un sistema testato e brevettato in grado di filtrare l’acqua di lavaggio dei sistemi di depurazione dei gas di scarico (conosciuti anche come scrubber) installati a bordo delle navi.
Come funziona l’impianto di aspirazione delle microplastiche
Le navi vengono così trasformate in “aspirapolveri del mare”, che raccolgono particelle inquinanti e le rimuovono dall’acqua filtrata durante la navigazione. Gli scrubber di tipo open loop, che permettono la depurazione dei gas di scarico, prelevano ogni giorno enormi quantità di acqua per poi immetterla nuovamente in mare; prima di farlo, i nuovi sistemi filtrano l’acqua e trattengono le microplastiche e i metalli pesanti. Il sistema è stato sviluppato in collaborazione con L’Università Federico II di Napoli e oggi viene venduto a chi costruisce motori e scrubber.
L’impianto, già installato su decine di navi del Gruppo Grimaldi, è pronto per la commercializzazione. La prima azienda ad aggiudicarsi la licenza non esclusiva per lo sviluppo e la commercializzazione dell’impianto è stata Wärtsilä, attiva nel campo delle tecnologie per il settore marino e quello energetico. La capacità di filtrare le microplastiche sarà una caratteristica integrata nei futuri sistemi di trattamento delle acque di lavaggio prodotti dal gruppo finlandese.
Il Gruppo Grimaldi devolverà i proventi derivanti dalle concessioni delle licenze d’uso del brevetto del nuovo sistema a favore di iniziative ed enti benefici.
Migliaia di particelle raccolte in un unico viaggio
Tamara de Gruyter, presidente Marine Systems di Wärtsilä, ha dichiarato: “È un piacere continuare la nostra lunga partnership con Grimaldi e annunciare questa innovazione. Le microplastiche sono una sfida ambientale urgente e siamo orgogliosi di collaborare con Grimaldi per affrontare la pulizia degli oceani. Ancora più importante, la capacità di catturare le microplastiche mostra come gli scrubber siano uno strumento per risolvere un’ampia gamma di sfide di sostenibilità”.
Emanuele Grimaldi, amministratore delegato del Gruppo Grimaldi, ha commentato: “Ridurre l’inquinamento da microplastiche negli oceani del nostro mondo è una sfida importante e siamo lieti di fornire una soluzione per l’industria marittima. L’idea di questa tecnologia innovativa è nata prendendo atto che gli scrubber di tipo open loop possono prelevare acqua di mare per la depurazione dei gas di scarico e contemporaneamente raccogliere la microplastica presente negli oceani durante il loro normale funzionamento. Abbiamo già completato i test pilota di questo sistema a bordo di una delle nostre navi impiegate tra Civitavecchia e Barcellona. I risultati sono promettenti, con 64.680 microparticelle raccolte in un unico viaggio tra questi due porti. Siamo lieti che anche Wärtsilä riconosca il potenziale di questo sistema e non vediamo l’ora di collaborare ancora per affrontare il problema delle microplastiche nei nostri oceani”.
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