Negri Bossi, costruttore di presse a iniezione per lo stampaggio di materiale plastico, ha compiuto un’opera straordinaria di cambiamento per il bene della comunità. Da giovedì 9 aprile 2020 l’azienda, situata a Cologno Monzese, utilizza due macchine a iniezione per la produzione di mascherine per contrastare la diffusione del Covid‐19.
L’idea è partita dal Responsabile dello stampaggio, Ruggero Galbusera e dal Direttore Operativo, Maurizio Seregni, già impegnati nel sociale; in particolare, Seregni che ha prestato servizio per ben 20 anni come volontario in Croce Bianca. Il progetto è stato fin da subito apprezzato e sostenuto nelle varie fasi evolutive da Giancarlo Costa, Presidente del Comitato Coordinamento Volontari di Monza e Brianza, che ci ha fatto visita nei giorni scorsi e con il quale sono stati organizzati gli aspetti logistici per la distribuzione alla collettività.
Le mascherine, esito di un progetto realizzato interamente da Negri Bossi, sono in gomma termoplastica, un materiale molto flessibile e per questo motivo risultano essere confortevoli ed ergonomiche. Questo dispositivo può essere riutilizzato grazie all’intercambiabilità del tessuto filtrante e predispone la possibilità di un upgrade a livello superiore grazie ad un eventuale inserimento del filtro valvola espirazione per far fronte a certificazioni future. A questo proposito, sono in corso di attuazione le procedure richieste dal Decreto Legislativo stesso per i DPI. (riferimento D.L. 17 Marzo 2020 n. 18, art. 16, c. 2.).
Altro fattore positivo delle mascherine, ideate da Negri Bossi e dalla geometria totalmente ergonomica, è che sono trasparenti perciò non vanno a limitare il campo visivo e, inoltre, non causano l’appannamento delle lenti in caso di utilizzo di occhiali. Per finire sono facilmente igienizzabili in acqua bollente e con sapone neutro. Lo stampo è stato costruito in tempi record da Esistampi, costruttore di stampi e nostro collaboratore da molti anni con sede in provincia di Ancona. La capacità produttiva raggiunge a pieno regime una quantità straordinaria di 500 mascherine all’ora.
Tutte le aziende coinvolte per completare il processo di produzione si sono dimostrati pronti e disponibili, insieme a
Negri Bossi, a iniziare un progetto così fortemente legato al bene della comunità: dalla donazione di materiale plastico (da parte della società Francesco Franceschetti Elastomeri) all’insacchettatrice (donata dall’azienda Ravizza Packaging).
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