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Nuove sanzioni alla Russia: le materie plastiche incluse nell’elenco

Il Consiglio europeo ha adottato l’ottavo pacchetto di sanzioni dell’UE contro la Russia annunciato dalla Commissione europea a fine settembre.

Le misure, con effetto immediato, includono divieti all’importazione e all’esportazione di molti prodotti chimici contenenti un gran numero di prodotti petrolchimici di base e prodotti chimici inorganici, intermedi, materie plastiche, fertilizzanti e specialità.

Gli ulteriori divieti di importazione inclusi nel pacchetto coprono scambi per un valore di quasi 7 miliardi di euro all’anno.

L’elenco di prodotti oggetto di sanzioni ora include anche polietilene, polistirene e cloruro di polivinile (PVC). Le importazioni di polipropilene dalla Russia erano già state vietate dall’UE.

Nel frattempo, l’UE non può più importare tecnopolimeri come nylon e poliacetale dalla Russia. Sono nell’elenco anche specialità come alcuni plastificanti, stabilizzanti polimerici e prodotti chimici per la lavorazione della gomma.

Sibur è il più grande produttore russo di PE e PP. La società ha dichiarato all’inizio di quest’anno di aver esportato 1 milione di tonnellate di poliolefine nel 2021.

L’elenco dei prodotti sanzionati che non possono essere esportati dall’UE in Russia è lunghissimo e comprende prodotti petrolchimici di base come stirene, toluene, xileni e cicloesano, oltre a fenolo, acetone e resine fenoliche.

Sono inclusi tecnopolimeri come il policarbonato e il polimetilmetacrilato (PMMA), così come la melamina e il polivinilacetato. Nell’elenco è presente anche una gamma di gomme a base di butadiene.