PET Engineering, società di design di packaging in PET, ha ricevuto il quarto Oscar dell’Imballaggio - sezione Quality Design – per 9.3, la bottiglia per birra pastorizzata che unisce design, innovazione e accessibilità.
PET Engineering, società di progettazione di packaging in PET – ha ritirato venerdì scorso, presso la sede del Corriere della Sera in Milano, l'Oscar dell’Imballaggio 2016 – Sezione Quality Design – che si aggiunge a quelli già ottenuti nel 2011, nel 2013 e nel 2015. L’Oscar dell’Imballaggio, ormai giunto alla sua 59° edizione, ideato dall’Istituto Italiano dell’Imballaggio e patrocinato da Altroconsumo, IpackIma 2018 e dalla Scuola del Design del Politecnico di Milano, ha lo scopo di premiare gli imballaggi che esprimono le principali innovazioni in campo tecnologico, nel design e nella sostenibilità. La giuria ha selezionato una rosa di 19 packaging tra i quali sono stati scelti gli 8 vincitori che si sono aggiudicati i 4 premi Ambiente, tema dell’edizione 2016, i 2 premi per l’Innovazione Tecnologica, il premio sezione speciale Quality Design e quello Overall della Giuria.
I packaging vincitori sono stati selezionati verificando la loro adesione ai 10 principi della Carta Etica del Packaging che prevede che gli imballaggi siano responsabili, equilibrati, sicuri, accessibili, trasparenti nei messaggi, informativi, contemporanei, lungimiranti, educativi e sostenibili; il packaging si fa quindi portatore, in egual modo, di funzioni d’uso quali la conservazione, la protezione, il trasporto, l’ accessibilità e la facilità di dismissione, e di quelle espressivo comunicative che trasformano il packaging in un oggetto di senso in grado di creare relazioni tra il prodotto ed il consumatore.
9.3, la bottiglia in PET da 500ml per birra pastorizzata proposta da PET Engineering, è stata progettata proprio seguendo tali criteri e la sua perfetta aderenza a tali principi è stata possibile grazie all’approccio metodologico di cui PET Engineering si avvale e che, grazie all’integrazione tra design strategico, competenze ingegneristiche e ricerca, ha dato vita ad un prodotto in cui convivono le funzioni d’uso,richieste dalla produzione, e quelle espressivo comunicative, fondamentali per il marketing.
9.3 si è distinta per il peso ridotto, 26,3g anziché i circa 270g di una mezzo litro in vetro, per il materiale, che permette alla bottiglia di non subire alterazioni a causa delle alte temperature a cui viene sottoposta durante il ciclo di pastorizzazione, e per l’applicazione del tappo pull-off di Pelliconi che consente non solo una apertura agevolata ma anche la possibilità di conferire l’intero packaging nella raccolta della plastica, materiale di cui è costituita anche l’etichetta.
La motivazione della Giuria, presieduta da Mario Grosso del Politecnico di Milano e composta da membri provenienti da università (Bocconi e Politecnico di Milano), agenzie di comunicazione, società di consulenza specifica del settore e rappresentanti dei consumatori, è stata “La bottiglia in PET per birra pastorizzata ha un design di grande equilibrio e pulizia, tradizionale nell’immagine e innovativo nel materiale. Offre un servizio al consumatore grazie al tappo che non necessita accessori per l’apertura. E’ contemporanea e accessibile”.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere