Il PET – polietilene tereftalato o polietilentereftalato, è una resina termoplastica della famiglia dei poliesteri adatta al contatto alimentare. Il PET viene utilizzato per circa il 70% nella produzione di bottiglie per bevande e liquidi alimentari. L’imballaggio alimentare di bevande e liquidi a sua volta è rappresentato per circa il 73% dalle bottiglie per acqua minerale e soft drink gasati.
Le caratteristiche del PET
Il PET può esistere in forma amorfa (trasparente) o semi-cristallina (bianca e opaca). È caratterizzato da proprietà elettriche, resistenza chimica, prestazioni alle alte temperature, autoestinguenza, rapidità di stampaggio.
Gli impieghi del PET – Polietilene tereftalato
- bottiglie per acqua minerale: rappresenta il maggior settore di impiego del PET, materiale più usato per il contenimento di acqua minerale. Le alternative alle bottiglie in plastica sono il vetro (ormai poco usato) o materiali “green” quale il PLA ottenuto da mais, biodegradabile al 100% in 80 giorni, con emissioni pari a circa la metà rispetto al PET, ma ancora molto poco usato, in quanto risulta costoso e necessita di un riciclaggio separato dagli altri tipi di plastica;
- bottiglie per soft drink gasati (CSD): nel corso degli ultimi cinque anni la domanda di PET per questo impiego è rimasta sostanzialmente stagnante. Nonostante il mercato dei soft drink in valore sia aumentato, i consumi in volume di queste bevande sono rimasti praticamente fermi, in quanto negli ultimi anni il settore ha risentito negativamente delle mutate abitudini dei consumatori, influenzate da una crescente attenzione agli aspetti salutistici: la tendenza ad un minor uso di sostanze zuccherate in particolare ha danneggiato il settore dei soft drink gasati e dei succhi di frutta;
- contenitori per la birra: l’uso di bottiglie in PET per il contenimento della birra è sostanzialmente concentrato nell’Europa dell’Est e in Russia, mentre in generale a livello mondiale il vetro resta il materiale dominante per bottiglie per birra;
- bottiglie per tè pronto da bere (RDT): anche i consumi di PET per l’imbottigliamento di tè freddo stanno registrando tassi di crescita sostenuti, dell’ordine del 7% medio annuo; nel 2021 i consumi mondiali di RDT sono previsti attestarsi a circa 46 miliardi di litri;
- contenitori per il latte: oltre alle confezioni in cartone e in HDPE, anche il PET ha preso piede per il contenimento del latte: sono stati di recente proposti sul mercato sistemi di pigmentazione con barriera alla luce specifici per bottiglie in PET destinate a contenere latte a lunga conservazione, con aggiunta di particolari additivi in grado di bloccare i raggi UV fino al 100% in configurazioni monostrato, accessibili a prezzi economicamente convenienti;
- contenitori per succhi di frutta: è un altro dei settori che risentono negativamente dell’elevata presenza di zuccheri e di conservanti artificiali; inoltre qui la concorrenza del vetro, specie per piccoli formati (es. per bar), è più forte che per altri settori;
- contenitori per bevande isotoniche: il PET è il materiale preferito per questo tipo di bevande, il cui consumo negli ultimi anni sta registrando trend di crescita particolarmente elevati;
- altri impieghi nell’imballaggio alimentare: il PET è idoneo anche per contenitori di olio commestibile, aceto, conserve e giardiniere, salse e condimenti, contenitori a collo ampio per marmellate e composte di frutta;
- contenitori per cibi: altri impieghi nel settore alimentare, non riconducibili all’imballaggio di bevande a alimenti liquidi, sono nella produzione di vassoietti per cibi precotti e pronti per il riscaldamento in forni a microonde, film e fogli per snack, frutta secca, dolciumi e confetteria a lunga conservazione, confezionamento sotto vuoto di formaggi, carni, caffè eccetera (PET con barriera all’ossigeno);
- contenitori per cosmesi e detergenza: il PET viene utilizzato in misura limitata rispetto ad altri polimeri (in particolare PP e PE, che fanno la parte del leone per questa tipologia di contenitori);
- impieghi tecnici: il PET può essere utilizzato per tubazioni di scarico ottenute col processo di estrusione, spine e rubinetti ottenuti mediante stampaggio a iniezione, componenti per elettrodomestici e condensatori, etichette, pelli per batteria, etichette sleeve (etichette termoretraibili perfettamente adattabili al contenitore su cui vengono applicate). Il PET inoltre è stato utilizzato nel nuovo LHC (Large Hadron Collider o grande acceleratore di adroni – protoni e ioni pesanti), acceleratore di particelle più grande e potente finora realizzato, ubicato presso il CERN a Ginevra e utilizzato per ricerche sperimentali nel settore della fisica delle particelle, come isolante tra i magneti e l’ambiente esterno.
Il mercato del PET
Il mercato globale del PET è stato stimato in oltre 80 milioni di tonnellate nel 2020 e si prevede che il mercato registrerà un CAGR di oltre il 5% durante il periodo di previsione (2021-2026) – (fonte: Mondor Intelligence).
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