Il settore della plastica in Europa ha affrontato un 2023 complesso, con una contrazione significativa che contrasta con l’andamento globale. Secondo “Plastics – the fast Facts 2024”, il rapporto di Plastics Europe, la produzione di plastica nell’UE è diminuita dell’8,3%, scendendo a 54 Mt, mentre la produzione globale è aumentata del 3,4% arrivando a 413,8 Mt.
Produzione e riciclo della plastica in Europa: dati a confronto
A livello globale, l’Europa rappresenta ora solo il 12% della produzione totale di plastica, in calo rispetto agli anni precedenti. Nel dettaglio:
- La plastica da fonti fossili domina ancora con 42,9 Mt prodotte in Europa.
- I materiali riciclati (meccanicamente e chimicamente) ammontano a 7,2 Mt, pari al 13,2% della produzione totale europea, una percentuale maggiore rispetto alla media globale di circa l’8,7%.
Nonostante ciò, l’Europa rimane leader nella circolarità, con il 14,8% della plastica prodotta definibile “circolare”, includendo materiali riciclati e bio-based. Tuttavia, questo progresso non è sufficiente per tenere il passo con le ambizioni del Plastics Transition Roadmap.
Paesi leader nella produzione di plastica in Europa
Nel panorama europeo, la Germania domina sia nella produzione complessiva che nel riciclo:
- 20,7% della plastica fossile prodotta in Europa.
- 22% della plastica riciclata.
L’Italia, invece, si distingue nella produzione di plastica bio-based, rappresentando il 34,2% del totale europeo, preceduta dalla Germania (40,7%).
Un confronto con la Cina e il Nord America
Mentre l’Europa lotta con costi elevati e una competitività in calo, Cina e Nord America consolidano il loro primato. La Cina, ad esempio, produce oltre il 33% della plastica mondiale, rispetto al 12% europeo, grazie a una capacità produttiva superiore e costi più bassi.
Il Nord America, con il 19,7% della produzione globale, mantiene un ruolo chiave grazie a politiche industriali più flessibili e alla disponibilità di energia a costi inferiori.
Sfide e opportunità per l’industria europea della plastica
La transizione verso un’economia circolare in Europa è minacciata da diversi fattori:
- Costi di produzione elevati, legati ai prezzi dell’energia e delle materie prime.
- Tempi lunghi per i permessi industriali, che ostacolano lo sviluppo di impianti circolari.
- Concorrenza sleale da parte di importazioni non conformi agli standard ambientali europei.
Plastics Europe propone misure concrete per invertire la tendenza:
- Obblighi di contenuto riciclato nei prodotti.
- Semplificazione delle procedure per gli impianti a basse emissioni.
- Promozione di tecnologie innovative come il riciclo chimico.
L’Europa si trova di fronte a una scelta cruciale: investire nella competitività del settore plastico o rischiare di perdere il suo ruolo di leader nella sostenibilità. Mentre i dati del 2023 dipingono un quadro preoccupante, le opportunità per una ripresa esistono, a patto che si agisca con decisione e rapidità.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere