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Plastiche automotive: progetto pilota per il riciclo dei veicoli a fine vita

La Global Impact Coalition (GIC), piattaforma collaborativa guidata da CEO e incubata dal World Economic Forum, ha annunciato il lancio del primo progetto pilota globale per la circolarità delle plastiche automotive. L’iniziativa coinvolge sette colossi della chimica e del riciclo — Basf, Covestro, LyondellBasell, Mitsubishi Chemical Group, Sabic, Suez e Syensqo — con l’obiettivo di trovare una soluzione concreta per il riciclo delle plastiche da veicoli a fine vita (End-of-Life Vehicles – ELV).

Il problema delle plastiche automotive da veicoli a fine vita

Ogni anno, oltre 800 milioni di tonnellate di plastiche da ELV vengono incenerite o smaltite in discarica solo nell’Unione Europea, causando danni ambientali ed economici significativi. Questo progetto pilota per il riciclo delle plastiche automotive punta a trasformare questi rifiuti in risorse di valore, incrementando il riciclo a ciclo chiuso nel settore.

“Questa iniziativa segna un punto di svolta per l’industria,” ha dichiarato Charlie Tan, CEO del Global Impact Coalition. “Meno del 20% delle plastiche da ELV viene riciclato oggi. Collaborando lungo tutta la filiera — dai produttori di auto ai demolitori, dai selezionatori ai riciclatori e all’industria chimica — possiamo finalmente chiudere il cerchio e ridurre gli sprechi.”

Come funziona il progetto pilota

Il test, che si svolgerà tra Paesi Bassi e Germania, prevede la demolizione e il trattamento di 100 veicoli a fine vita. Le plastiche verranno suddivise in 10 tipologie di polimeri e componenti automotive, per poi essere riciclate attraverso tecnologie avanzate sviluppate dalle aziende partner.

L’obiettivo è ottimizzare il riciclo delle plastiche da ELV, creando una filiera efficiente che coinvolga demolitori, trituratori e impianti di selezione. Aggregando su larga scala la domanda di polimeri ELV, il progetto punta a dimostrare la fattibilità economica di un sistema di riciclo a ciclo chiuso.

Un progetto con impatto globale

Con partner di livello internazionale, il progetto ha un impatto che va oltre i confini europei, ponendosi come modello replicabile a livello globale per il riciclo delle plastiche nel settore automotive.

“Il riciclo delle plastiche da veicoli a fine vita è una sfida tecnica, ma anche un’opportunità per ripensare il concetto di rifiuto come risorsa,” ha dichiarato Yves Rannou, Co-CEO di SUEZ & Chief Operating Officer Recycling & Recovery. “Questo pilota segna l’inizio di una trasformazione per l’intera filiera della plastica automotive.”

Obiettivi strategici e normativa UE

Il progetto si allinea alle nuove regolamentazioni europee sulla sostenibilità nel settore automotive, che prevedono che, entro il 2030, il 25% delle plastiche nei nuovi veicoli provenga da materiali riciclati, di cui almeno il 25% da riciclo a ciclo chiuso.

Ottimizzando i processi di selezione e riciclo, il pilota punta a dimostrare la fattibilità di questi obiettivi e a ridurre la dipendenza da discariche e inceneritori, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica e gestione sostenibile delle risorse.

“Non vogliamo limitarci a discussioni teoriche: questo progetto dimostrerà sul campo che il riciclo delle plastiche ELV può essere scalabile e ad alto valore aggiunto,” ha affermato Lars Kissau, presidente Net Zero Accelerator di Basf.

Verso una filiera circolare delle plastiche automotive

Al termine del progetto, i risultati guideranno un’espansione su scala europea e internazionale. Il Global Impact Coalition invita tutti gli stakeholder della filiera automotive e del riciclo a partecipare a questa iniziativa trasformativa per un’economia circolare.