Al Packaging & Recycling Forum (26-26 settembre 2018, Museo Storico Alfa Romeo di Arese - MI) si parla di imballaggio e riciclo.
La plastica è diventata il nemico pubblico numero uno. Colpevole di inquinare i mari, i fiumi, la terra e l’aria (quando brucia), viene additata sui media e sui social network come causa di tutti i mali che aggrediscono l’ambiente del nostro pianeta. Ma è davvero così?
Per chiarirsi un po’ le idee bisogna partecipare al Packaging & Recycling Forum che si svolgerà nei giorni 26-27 settembre 2018 presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese (MI).
L’evento, organizzato dalla rivista Plast, è dedicato al ciclo di vita degli imballaggi in plastica, dalla produzione al riciclo. Tecnici ed esperti del mondo aziendale, accademico e associativo dimostreranno che se le plastiche a fine vita sono trattate in modo corretto, e cioè attraverso la raccolta differenziata, gli impianti di riciclo ad alta tecnologia e la termovalorizzazione, non solo non sono un problema per l’ambiente, ma diventano addirittura un fattore di sviluppo economico.
La partecipazione di prestigiose aziende del settore alimentare come Ferrero e Galbani, che presenteranno le loro strategie e le loro scelte per l’imballaggio dei loro prodotti, sottolinea il valore informativo dell’evento e mostra in anticipo i trend degli anni a venire in fatto di packaging.
“È il nostro stile di vita ad imporre l’uso delle plastiche – ha detto Paolo Spinelli, redattore della rivista Plast e moderatore del Forum – La velocità a cui ci muoviamo e lavoriamo richiede strumenti altrettanto veloci: pensiamo solo alla praticità e alla funzionalità degli imballaggi degli alimenti, che permettono di fare la spesa una sola volta alla settimana e di poter contare su prodotti a lunga conservazione. Una shelf life più lunga, grazie alle plastiche, significa anche un minore utilizzo di additivi e conservanti nei cibi, che risultano così più adatti alla nostra salute, oltre che un contributo concreto alla lotta contro lo spreco alimentare”.
L’industria è spesso pioniera nella protezione dell’ambiente: ridurre il quantitativo di materiale impiegato è un vantaggio economico che le aziende non si lasciano sfuggire. Pensiamo alla riduzione del peso di tanti oggetti di uso comune come le confezioni di prodotti alimentari o i telefoni cellulari, oppure dei mezzi di trasporto. Automobili, aerei, imbarcazioni avrebbero un consumo di carburante maggiore senza il contributo delle plastiche. Non dimentichiamo infine l’uso dei materiali polimerici nel campo dell’isolamento termico degli edifici. Tanti buoni argomenti riusciranno a vincere l’impatto emotivo dei pregiudizi?
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere