Plastiche monouso: anche in Germania arriva la Plastic Tax

Anche la Germania avrà la sua Plastic Tax, come già accade in Spagna e Regno Unito. Il Parlamento tedesco ha approvato l’ordinanza sul Fondo per la plastica monouso che stabilisce le aliquote e il sistema di pagamento. I produttori di determinati prodotti in plastica monouso verseranno un’imposta al fondo per sostenere il settore pubblico nella lotta al littering ambientale. L’autorizzazione all’ordinanza è contenuta nella legge sul Fondo per la plastica monouso, approvata nel maggio 2023. La legge crea la base legale per l’istituzione e la gestione del Fondo per la plastica monouso da parte dell’Agenzia federale per l’ambiente.

La ministra federale dell’Ambiente Steffi Lemke ha dichiarato: “I mozziconi di sigaretta, i bicchieri da asporto e i contenitori di cibo usa e getta finiscono troppo spesso sui bordi delle strade, nei nostri parchi e nelle nostre foreste e sono espressione della crisi dell’inquinamento. Finora i costi per la pulizia e lo smaltimento della plastica gettata incautamente sono stati sostenuti dai cittadini. Le cose cambieranno a partire dal 2024. Coloro che basano la propria attività sull’immissione sul mercato di prodotti in plastica monouso dovranno contribuire ai costi di raccolta e pulizia dei comuni. Con l’ordinanza stiamo creando la necessaria certezza del diritto per tutte le parti interessate”.

I prodotti in plastica monouso soggetti alla Plastic Tax

I tassi di prelievo previsti dall’ordinanza sono stati determinati nell’ambito di uno studio scientifico dell’Agenzia federale per l’ambiente (UBA). A tal fine sono stati determinati, tra l’altro, i costi effettivi sostenuti per la pulizia dei rifiuti da prodotti in plastica monouso negli spazi pubblici. Pertanto, per ogni chilogrammo di prodotti immessi sul mercato sono dovuti i seguenti prelievi:

• Filtri del tabacco: 8,972 euro per chilogrammo.
• Bicchieri per bevande da asporto: 1,236 euro per chilogrammo.
• Contenitori per alimenti da asporto: 0,177 euro per chilogrammo.
• Sacchetti e imballaggi in carta stagnola: 0,876 euro al chilogrammo.
• Contenitori per bevande senza cauzione: 0,181 euro al chilogrammo.
• Contenitori per bevande con cauzione: 0,001 euro al chilogrammo.
• Sacchetti di plastica leggeri: 3,801 euro al chilogrammo.
• Salviette umidificate: 0,061 euro al chilogrammo.
• Palloncini: 4,340 euro al chilogrammo.

Registrazione nel 2024, pagamenti nel 2025

Sulla base dei tassi di prelievo specificati, ogni azienda può calcolare l’importo della tassa da pagare in futuro, in base alla quantità immessa sul mercato. I produttori dovranno pagare la Plastic Tax per la prima volta a partire dalla primavera del 2025 sulla base della quantità di prodotti immessi sul mercato nell’anno solare 2024. L’UBA sta attualmente sviluppando i database necessari per gestire il fondo per le plastiche monouso. La registrazione dei produttori e degli aventi diritto inizierà puntualmente il 1° gennaio 2024.

Anche il sistema di punti per l’erogazione del fondo ai comuni idonei sarà determinato dall’ordinanza sul Fondo per le plastiche monouso. Essa prevede l’assegnazione di punti per i servizi di pulizia, raccolta, smaltimento e sensibilizzazione sia nelle aree urbane che in quelle extraurbane. Nel fare ciò, si è cercato di garantire che le cifre chiave che gli aventi diritto devono indicare fossero definite con la massima precisione, ma nel modo meno burocratico possibile. Ad esempio, i comuni devono indicare il volume dei cestini della carta straccia, i chilometri di pulizia percorsi e la quantità di rifiuti smaltiti.

I tassi di prelievo e il sistema di punti vengono rivisti ogni tre anni dal governo federale, in conformità con i requisiti di legge. L’UBA commissionerà nuovamente uno studio per determinare i dati necessari. La nuova Commissione per le plastiche monouso sarà coinvolta nella concezione di questo studio e nella successiva modifica dell’ordinanza. Anche questa commissione è basata sulla legge sul Fondo per le plastiche monouso ed è stata costituita il 28 settembre 2023.