L'aumento dei prezzi - dicono all'associazione Chimica-Gomma-Plastica di Confartigianato - mette in ginocchio piccole imprese. Urgono interventi.
“La scarsità di materie prime plastiche e il conseguente aumento dei prezzi stanno mettendo in ginocchio le aziende artigiane e le piccole imprese che operano nel settore gomma-plastica”. A lanciare l’allarme è il presidente dell’Associazione Chimica-Gomma-Plastica di Confartigianato, Massimo Desideri, il quale denuncia la situazione originata dai ripetuti fermi di produzione (le cosiddette ‘dichiarazioni di forza maggiore’) da parte dei principali produttori europei fornitori di polimeri alla filiera delle aziende trasformatrici.
“Da inizio anno – sottolinea il presidente Desideri – i fermi di produzione sono stati alcune decine e ciò ha provocato alle nostre aziende forti problemi di approvvigionamento di materiali, soprattutto polietilene e polipropilene, e conseguenti rincari dei prezzi nell’ordine del 60%. Le nostre imprese, che stanno cercando di risollevarsi dalla crisi di questi anni non possono assorbire aumenti di costo e si trovano nelle condizioni di non poter rispettare preventivi e consegne ai clienti”.
Il problema del fermo impianti dei produttori di materie prime plastiche riguarda tutti i Paesi europei e investe tutta la filiera produttiva.
“Per questo – conclude il presidente Desideri – proponiamo un’azione congiunta di tutte le Associazioni di imprese coinvolte da questo grave problema per sollecitare un rapido intervento risolutore da parte delle istituzioni comunitarie”.
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