I prodotti di Laborplast hanno ricevuto dall’Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo (IPPR) la certificazione Plastica Seconda Vita che attesta il rispetto degli standard di settore, evidenzia il contenuto di riciclato e consente la rintracciabilità dei materiali.
In ragione del proprio business, Laborplast è stata certificata Plastica Seconda Vita Mix Eco, ovvero l’attestazione che identifica quei prodotti ottenuti da miscele di materiali derivanti da raccolta differenziata o da scarto industriale che abbiano un contenuto minimo di materie plastiche da riciclo pari al 30%.
Laborplast garantisce all’interno delle proprie anime e compound percentuali di materie plastiche da riciclo più elevate del minimo richiesto da IPPR. Nello specifico, il 30% per i compound UPVC-PR-EPI, UPVC-PR-EPR, UPVC-PR-INJ, il 40% per le anime classificate 1-T-RI e per i compound UPVC-RI-EPI, il 50% per i compound UPVC-RI-EPR, UPVC-RI-INJ.
Roberto Pariani, amministratore delegato di Laborplast, ha commentato: “L’ottenimento della certificazione Plastica Seconda Vita è il risultato di un lungo percorso di preparazione che ci ha visti impegnati nella ricerca e implementazione di soluzioni che ci aiutassero nella nostra mission aziendale, ovvero valorizzare il riciclo del PVC apportando benefici all’ambiente e alla collettività. Oggi scriviamo una nuova pagina che attesta il nostro impegno nel sostenere la sostenibilità attraverso il rispetto dei rigidi standard accertati dall’Organismo di Certificazione di IPPR. Un risultato che conferma ancora una volta il nostro impegno verso un settore sempre più sostenibile sia sul fronte ambientale sia su quello della circolarità dell’economia”.
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