Bio-on, l’azienda di bioplastiche fallita nel settembre 2019, potrebbe produrre vaccini contro il Covid-19. L’ipotesi è quella di utilizzare per questo scopo i cinque bioreattori installati presso lo stabilimento di Castel San Pietro (BO). In mancanza di valutazioni industriali complete e affermative, per il momento, è solo la politica emiliana a dire che si può fare. Secondo l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla le tecnologie Bio-on «potrebbero essere idonee alla produzione di vaccini».
La Regione Emilia-Romagna
La Regione Emilia-Romagna sogna la nascita di un «distretto produttivo di sieri anti-Covid all’avanguardia, al servizio del Paese», come ha dichiarato il presidente Stefano Bonaccini a Repubblica «Bisogna che l’Italia si organizzi per produrre dosi in proprio, noi qui in Emilia abbiamo il distretto nazionale del packaging che si sta attrezzando per dimezzare i tempi di costruzione delle linee di riempimento e confezionamento».
Il Governo
Intanto, l’ipotesi è al vaglio del Governo che sta verificando «la possibilità di agevolare la riconversione di bioreattori esistenti o l’acquisto di nuovi assieme alle aziende che hanno manifestato la loro disponibilità al progetto di produzione dei vaccini in Italia». La viceministra dello Sviluppo Economico Alessandra Todde ha recentemente dichiarato che «la Bio-On rappresenta uno dei siti industriali che potrà essere valutato, come molti altri, nell’ottica della realizzazione di un polo specializzato».
L’asta
Tra i problemi aperti, resta quello dell’asta del fallimento di Bio-on che si terrà il prossimo 5 maggio. Nella cifra di partenza di 95 milioni di euro sono infatti compresi anche i cinque bioreattori, che sarebbero ancora in buone condizioni, il cui valore è stimato intorno ai 40 milioni. Il Governo, con una golden share, potrebbe sottrarli al monte fallimentare; ciò però farebbe diminuire significativamente non solo la base d’asta ma anche l’interesse da parte dei potenziali compratori. Un aspetto giuridico di non secondaria importanza.
a cura di Paolo Spinelli
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere